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“Un progetto per dimostrare che a Catania si può cambiare rotta creando a poco a poco una città verde, bella e soprattutto a misura di bambini e anziani”. Così il sindaco di Catania Enzo Bianco ha descritto ciò che verrà realizzato nell’area della piazza Giuseppe Sciuti, dove oggi, durante un sopralluogo, sono stati consegnati i lavori alla ditta vincitrice dell’appalto. L’intervento sarà portato a termine in due anni e con una spesa di un milione e duecentomila euro.
“Qui – ha spiegato il Sindaco – riqualificheremo l’area con arredi urbani e soprattutto con quel verde indispensabile per rendere più vivibile il centro storico, con una zona a traffico limitato, trovando vicino posti auto per residenti e fruitori. Tutto va visto ovviamente anche nell’ottica della Metropolitana che da dicembre aprirà la Stazione Stesicoro e che consentirà mezzi alternativi alle vetture private”.

Secondo l’Annuario statistico 2016 dell’Aci, infatti, Catania ha il triste primato di essere, tra le città italiane con più di 250.000 abitanti, quella con la maggior crescita di auto (20%) dell’intera Italia. Ed è prima anche nel rapporto vetture-popolazione, con i conseguenti problemi di stress e salute che il traffico causa soprattutto in certe zone del centro storico.
“Tra queste – ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Bosco – c’è l’area di piazza Carlo Alberto con la Fiera, dove si trova la piazza dedicata al pittore Sciuti, attualmente invasa dalle automobili e oppressa dagli ambulanti abusivi. Secondo il progetto dell’architetto Ugo Mirone, la piazza Sciuti diventerà da zona di grande traffico, rumore e smog, un polo aggregazione e socializzazione silenzioso e con aria pulita e verde per catanesi e turisti”.
Nel corso del sopralluogo è stato spiegato come, dopo la sistemazione di dissuasori in pietra chiara che impediranno l’accesso delle auto, la piazza sarà riportata tutta all’altezza degli attuali marciapiedi creando un unico piano continuo e ricoperta di basole in pietra lavica. Sarà dunque adeguato, visto il cambiamento delle pendenze, l’impianto di smaltimento delle acque piovane e fognarie.

Nel centro della piazza nascerà una grande aiuola con prato e grandi piante  – di ulivi, albero dei rosari, mirto crespo – e arbusti in macchie isolate e siepi continue. Gli alberi saranno piantati in modo da garantire l’ombra in corrispondenza dei sedili – in ghisa e listelli di legno – che costituiranno l’arredo della piazza. Sui marciapiedi a margine delle vie al Carmine e Galvagna saranno piantati alberi di arancio amaro e nello slargo lungo la via Giovanni Pacini, alla confluenza con la via Gemmellaro, sarà messa a dimora una palma all’interno di un’aiuola ornata da una siepe. L’intero impianto a verde sarà dotato di irrigazione automatizzata. In tutta l’area – che comprende le vie via Gemmellaro, al Carmine, Galvagna, Sciuti, Candido, Buccheri, Viglia e vico Falcata – saranno sistemate panchine in ferro e ghisa e cestini metallici portarifiuti e sarà realizzato un nuovo impianto di illuminazione.

“Ci rendiamo conto – ha detto Bianco – che l’area ha una marcata vocazione e connotazione commerciale e siamo pronti dunque a confrontarci con da una parte con i residenti e dall’altra con esercenti e operatori autorizzati perché il progetto venga adattato alle esigenze di chi in questa zona vive e lavora. Ma tutti devono comprendere l’importanza della salute dei cittadini e quanto sia indispensabile ricavare soprattutto nel centro storico aree anche di piccola superficie, da adibire a  verde per accrescere la nostra qualità della vita”.
Insieme al sindaco Bianco e all’assessore Bosco c’erano il comandante dei Vigili Urbani Pietro Belfiore con il suo vice Stefano Sorbino, il progettista, l’architetto Ugo Mirone, l’ingegnere capo del Comune Corrado Persico, il responsabile per gli interventi speciali Rosario Marino, il consulente del Sindaco Francesco Marano.

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