Cronaca

Sdegno unanime, a Caltagirone, per l’atto vandalico perpetrato la notte scorsa da ignoti ai danni della villa comunale, uno dei fiori all’occhiello della città della ceramica: la distruzione di un orcione in terracotta posto all’ingresso nord, sopra uno dei caratteristici leoni. L’orcione, grande recipiente opera di Enrico Vella, risalente agli anni Ottanta del 1800, alto circa un metro e mezzo, era abbellito dall’effigie della Sicilia e da decorazioni di tipo rinascimentale.

Si tratta di un atto inqualificabile, sul quale indaga la polizia municipale e che ferisce tutti i caltagironesi in quanto colpisce la parte più apprezzabile del patrimonio artistico della città. Reazioni di profondo disappunto anche a Palazzo dell’Aquila, sede del municipio: “E’ un gesto incomprensibile e assai grave – commenta il sindaco Gino Ioppolo – Continuo ad appellarmi al senso civico di tutti per tutelare quanto di più bello e significativo caratterizza la nostra città e la sua storia e contribuisce a proiettarla nel presente e nel futuro”.

“Questi vandali, protagonisti di atti così deprecabili che non rendono giustizia alle tradizioni civiche della

nostra comunità, non avranno la meglio – promette l’assessore al Verde pubblico e vicesindaco, Sergio Gruttadauria – Stiamo lavorando a immediate soluzioni per il più immediato possibile ripristino dei luoghi e per estendere i controlli al giardino pubblico attraverso l’attivazione di un sistema di videosorveglianza”.

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