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Continua il lavoro ricognitivo della commissione comunale al Patrimonio. L’ultimo sopralluogo ha portato ad ispezionare l’ex scuola “Giovanni XXIII” di via Tasso. Un edificio chiuso da anni e che era finito nel mirino dei vandali.

Le condizioni dell'edificio

Le condizioni dell’edificio

Il presidente della commissione Salvatore Tomarchio, con gli altri componenti ha ispezionato sale e corridoi riscontrando che una parte dell’edificio ospita il personale delle disinfestazione. Uomini e mezzi che, nell’immediato, assicurano la vigilanza dell’immobile. Il problema principale però sta nella progettazione a lungo termine del sito che possiede un ampio cortile e una palestra. Luoghi che, se adeguatamente messi in sicurezza, potrebbero accogliere centinaia di bambini per attività sociali specifiche in un quartiere a forte rischio degrado e dove i luoghi di aggregazione sono molto pochi.

La Commissione durante il sopralluogo

La Commissione durante il sopralluogo

Nel corso dell’incontro sono state valutate attentamente le idee ed i suggerimenti dei vari consiglieri comunali: il componente della commissione Francesco Saglimbene sottolinea l’urgenza di affidare il resto dei locali al personale comunale per farne degli uffici o un distaccamento della municipalità. In questo modo si potrebbero risparmiare migliaia di euro che l’amministrazione versa ai privati in forma di affitti passivi ogni anno, iniziativa sposata anche dal consigliere Carmelo Sofia.

Il vice presidente della commissione al Patrimonio Ersilia Saverino ha sottolineato, invece, la necessità di creare una sinergia con parrocchie ed associazioni del quartiere che servano a sviluppare modalità e tempistiche atte al recupero di tutta l’area intorno all’ex scuola. Si parla di ettari di terreno ridotti a enormi pattumiere . In ballo, quindi, c’è la questione legata alla vivibilità di una zona molto frequentata dalle famiglie. Persone che chiedono con maggiore frequenza pulizia, cura del verde e sicurezza. L’amministrazione comunale vuole portare a termine questi interventi e utilizzare l’ex scuola “Giovanni XXIII” come trampolino di lancio per lo sviluppo sociale di Nesima.

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