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«Nel primo semestre del 2016 la Sicilia ha registrato una riduzione di oltre il 60% dei bandi pubblicati per il settore edilizio rispetto allo stesso arco temporale del 2015»: questo il dato riportato da Giuseppe Piana, presidente dell’Esec e dell’Ance Catania, durante la tavola rotonda “Legalità e sicurezza quali fattori dello sviluppo nella città metropolitana di Catania” che ha aperto ieri la “Settimana europea della sicurezza”, organizzata dall’Ente Scuola Edile. «La priorità – ha continuato – è quella di avere risposte certe sulla cantierabilità delle opere: il comparto ha la necessità di sapere quando partiranno gli appalti e di capire le strategie di implementazione contenute nel Patto per Catania, il piano di investimenti che darà una spinta allo sviluppo». Gli ha fatto eco il segretario nazionale Filca Cisl Salvatore Scelfo, che ha sottolineato come ai dati di recessione del comparto edilizio si affianchino gli aspetti drammatici legati alla mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro: «Al 30 luglio 2016 le morti accertate in Sicilia sono state 26, registrando nel nostro territorio circa il 12% di decessi rispetto allo scenario nazionale. Per invertire la tendenza – ha commentato Scelfo – e ribaltare questi numeri, è importante porre le condizioni affinché tutti gli attori protagonisti della filiera, sia pubblici che privati, possano garantire l’applicazione delle norme sulla sicurezza e operare in un contesto di legalità».

esec1L’agenda politica regionale sul fronte degli investimenti è stata illustrata dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Giovanni Pistorio che haspiegato come sia stato privilegiato nel piano degli interventi l’inserimento di progetti che sono già esecutivi e che punteranno sulla riqualificazione urbana e sulle infrastrutture strategiche per la viabilità regionale. Un quadro analogo è stato proposto anche dall’assessore all’Urbanistica e Decoro Urbano del Comune di Catania Salvo di Salvo, in un’ottica di responsabilità e trasparenza, elementi cardine che devono essere garantiti dalla Pubblica Amministrazione. La riflessione del presidente della Commissione regionale Antimafia Nello Musumeci si è soffermata sulla legalità nella gestione dei cantieri: «Le infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici pregiudicano la sicurezza dei lavoratori e la qualità finale dell’opera. È importante focalizzare l’attenzione anche sul quel cosiddetto “ceto burocratico” per poter eliminare il fenomeno corruttivo nel settore e sviluppare un’impermeabilità alle irregolarità».

Nel corso della tavola rotonda si è fatta piena luce su tutti gli aspetti legati al lavoro nero e alla legalità, grazie ai contributi di: Antonio Nicastro (sostituto procuratore della Repubblica di Siracusa); Giuseppe Giammanco (direttore Asp Catania); Giovanni Spampinato (dirigente servizio Sicilia Sud-orientale Dipartimento Regionale di Protezione Civile); Giuseppe Verme (comandante Vigili del Fuoco di Catania); Francesco D’Amico (vice direttore generale e Accountable Manager Sac) e Domenico Amich (Capo ispettorato del Lavoro di Catania), che ha parlato di un aumento delle morti bianche negli ultimi mesi, dopo un periodo di inversione di rotta caratterizzato dalla diminuzione di infortuni e incidenti sul lavoro.

In conclusione il presidente Giuseppe Piana, dopo aver ringraziato Nunzio Turrisi e Giacomo Giuliano, rispettivamente vicepresidente e direttore dell’Ente Scuola per l’impegno profuso nell’organizzazione della “Settimana europea della sicurezza”, ha lanciato un invito chiaro alle istituzioni, sollecitando l’attuazione di politiche che favoriscano l’adeguamento antisismico degli edifici: «Vogliamo lavorare in rete e incontrare – così com’è avvenuto oggi – tutti i principali interlocutori del settore con una cadenza regolare, per poter condividere criticità presenti e soluzioni da mettere in campo per il futuro di questa terra».

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