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Documento a firma Cidec Catania, Fipet Cidec, Fosapi Cidec, Confesercenti, Confcommercio  e Mercato storico Pescheria in merito alla pedonalizzazione di via Dusmet adiacente a villa Pacini, nei pressi dello storico mercato del pesce di Catania. Questo il testo del documento redatto dalle associazioni: “La pedonalizzazione, cosi come pensata, danneggia i commercianti e la Pescheria. Le organizzazioni di categoria ritengono scellerata la scelta di chiudere al traffico la parte di via Dusmet adiacente a villa Pacini, nei pressi dello storico mercato del pesce di Catania. Le associazioni firmatarie (Cidec Catania, Fipet Cidec, Fosapi Cidec, Confesercenti, Confcommercio  e Mercato storico Pescheria) ritengono che manchi un progetto chiaro e trasparente, non avvalorato da nessuno studio fatto sulla viabilità e sulle ricadute economiche e sociali che la chiusura dell’area in questione comporterebbe”. 

“Non sappiamo – prosegue il documento – se questa proposta, presentata dall’assessore al ramo, l’avvocato D’Agata, sia contemplata nel P.G.T.U. (Piano generale traffico urbano) dato che, durante i vari incontri avvenuti fra le associazioni firmatarie del documento e l’amministrazione comunale, nessuna documentazione è stata prodotta, visionata o discussa di concerto alle parti sociali coinvolte da queste scelte. Riteniamo più che fondate le nostre preoccupazioni, in quanto il comparto commerciale etneo sta soccombendo sotto i colpi della crisi economica incessante e  da un’amministrazione comunale a tratti incapace di cogliere le esigenze ed i bisogni delle categorie commerciali. Il rischio di queste scelte scellerate potrebbe portare alla chiusura di centinaia di attività commerciali che costituiscono ed hanno costituito uno dei tessuti connettivi dell’economia cittadina, con conseguente perdita di svariati posti di lavoro, producendo un drammatico effetto sociale che ricadrebbe sulla città stessa”.

“Fra i punti critici da noi sollevati, come detto, oltre la mancanza di concertazione con i commercianti, vi è anche la non sufficiente programmazione dell’azione che, se non pensata in ogni dettaglio, potrebbe rivelarsi un flop o addirittura ledere irrimediabilmente il mercato storico. La questione da noi sottoposta  non riguarda la bontà del provvedimento di pedonalizzazione, quanto se questa volontà da parte dell’amministrazione, sia stata preceduta dalla necessaria programmazione. Vorremmo sapere le modalità di attuazione di questo provvedimento, facendo si che l’amministrazione recepisca i nostri input. Non solo: di fronte alla crisi del trasporto pubblico locale e alla diminuzione dei mezzi pubblici in strada, i danni per il commercio potrebbero essere maggiori.  Riteniamo che prima di adottare provvedimenti  di questa portata bisognerebbe potenziare il trasporto pubblico, oltre a procedere alla costruzione di aree di parcheggio in grado di canalizzare i mezzi privati. In conclusione le organizzazioni firmatarie del documento, lanciano una raccolta firme insieme agli operatori economici, ai residenti della zona e ai semplici fruitori dei servizi e delle attività”.

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