Cronaca

Si è tenuta a Palermo, alla presenza del segretario nazionale Sergio Silvestrini, l’assemblea regionale della CNA (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) che quest’anno ‘festeggia’ il 70° anniversario della fondazione dell’associazione.

I lavori sono stati aperti dalla relazione del presidente regionale CNA Giuseppe Cascone che ha ribadito la necessità di un Piano straordinario per il lavoro basato su ammodernamento infrastrutturale, messa in sicurezza dei territori, recupero dei centri storici delle città, misure a sostegno dell’apprendistato per i giovani e per il sostegno nell’accesso al credito per le imprese attraverso i Confidi.

“Si deve invertire la rotta – ha detto Casconeoccorre cambiare radicalmente le linee su cui si sono basate per decenni le scelte dei governi regionali e nazionali. E’ tempo di puntare sul lavoro produttivo e sulle imprese per un nuovo modello di sviluppo che superi il vecchio assistenzialismo e la vecchia logica della spesa pubblica e del posto pubblico”.

Dopo l’intervento del presidente regionale è seguito un confronto, moderato dal giornalista Nino Amadore, al quale hanno preso parte Mariella Lo Bello vicepresidente della Regione ed assessore alle Attività produttive, Davide Faraone sottosegretario al Miur, Giancarlo Cancelleri componente della commissione Attività Produttive all’Ars.

Faraone ha sottolineato l’impegno del governo nazionale e del PD per la categoria: “La legge di Bilancio – ha detto – contiene numerose misure a favore delle imprese e degli artigiani, a partire dalla sterilizzazione dell’Iva e dall’ulteriore riduzione delle tasse. In Sicilia serve una rivoluzione liberale, aiutando le imprese ad iniziare da quelle artigiane: è finita l’epoca del posto fisso”.

Cancelleri ha ricordato che “grazie ai tagli agli stipendi dei parlamentari regionali e nazionali del M5S solo in Sicilia sono state aiutate nella loro nascita circa 250 imprese”. “Ma non basta – ha aggiunto – siamo convinti che sia necessario dar vita ad un Fondo regionale per sostenere le nuove imprese ed aiutare quelle in difficoltà”.

Lo Bello ha elencato gli interventi del governo regionale, ricordando che “il lavoro fatto in Sicilia in questi anni dalla giunta regionale ha permesso di volare pagina”. “Si può guardare con fiducia al futuro ed allo sviluppo dell’isola – ha detto – solo se si hanno i conti in regola a non c’è più subalternità nei confronti di Roma”.

Nel corso dell’assemblea sono state premiate le ‘storia artigiane’ più significative: nove giovani che hanno raccontato le loro nuove attività e imprese start-up, e nove ‘anziani’ che nel corso della loro carriera hanno creato realtà produttive particolarmente significative.

Evidente la soddisfazione del segretario nazionale Sergio Silvestrini: “La CNA – ha detto – lavora affinché il governo rimetta al centro dell’agenda le politiche di rilancio e sviluppo del Mezzogiorno, rispetto al quale la Sicilia ha un ruolo fondamentale. La nostra proposta prevede, fra l’altro, investimenti concreti per il recupero dei centri storici attraverso interventi mirati nel settore del risparmio energetico e delle misure antisismiche”.

Il segretario regionale Mario Filippello ha inoltre ricordato che “alla CNA siciliana aderiscono oltre il 42% degli artigiani abbinati alle diverse confederazioni attraverso l’INPS. Ma il dato che dimostra ancor di più il nostro legame con i territori e i sistemi produttivi è quel 18.42% di nuove imprese degli albi camerali, che hanno scelto negli ultimi anni di iscriversi alle nostre associazioni territoriali, il dato più alto tra le 20 regioni italiane e tra tutte le associazioni di rappresentanza”.

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