Nel corso della seconda metà del mese di ottobre, la Squadra di Polizia Amministrativa della Divisione di polizia Amministrativa della Questura ha dato vita a una serie di controlli al sale gioco, bar e persino chioschi nei quali erano installate slot machine o, comunque, apparecchi per il videogioco.
Questa volta, i controlli hanno interessato anche i “templi” del gioco a pagamento, ovvero le “Sale Bingo”: luoghi regolarmente autorizzati la cui attività, però, è rigidamente regolata da precise prescrizioni inserite nella licenza che ne consente l’esercizio. E proprio per la violazione di alcune di queste norme, è stato indagato in stato di libertà il titolare della sala “Bingo Family” di Misterbianco: in questo caso, le operazioni di gioco e l’attività di slot machine e videolottery protratte oltre l’orario consentito hanno costituito una vera e propria fattispecie di reato, prevista dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che regola tali attività.
Anche al “Bingo Center” di Catania sono state rilevate infrazioni al già citato T.U.L.P.S., sia perché le operazioni di gioco si erano protratte oltre l’orario consentito e sia perché era stata installata una luminaria e una “catenaria” di lampade, senza la prescritta autorizzazione. Pure in questo caso è scattatala denuncia all’Autorità giudiziaria.
Il Chiosco Bar di via Vittorio Emanuele è stato “contravvenzionato” per alcune infrazioni quali l’uso di apparecchi elettronici d’intrattenimento oltre l’orario stabilito e l’installazione di giochi senza titolo autorizzatorio. Anche la titolare della Sala VLT, una vera e propria sala giochi, è stata deferita all’Autorità giudiziaria per aver mantenuto attivi gli apparecchi elettronici di intrattenimento oltre l’orario consentito in licenza.