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Vincere per la classifica e per i tifosi che non potranno assistere alla partita. Le principali motivazioni che dovranno caricare il Catania contro il Sammichele, nella gara valida per il campionato di calcio a 5 di Serie A2, sabato 10 dicembre, alle 17.00 al Palanitta, a porte chiuse.

Il Catania non vuole e, soprattutto, non può sbagliare più perché il campionato è entrato in una fase determinante. La partita contro Sammichele è la classica partita della vita: solo tre punti separano le due squadre in classifica e il Catania, dopo l’abbandono del Catanzaro, dalla zona playout. Obiettivo minimo per i rossazzurri che, nonostante l’avvio difficile, puntano alla salvezza. Per ottenere questo risultato non si può prescindere da una vittoria contro il Sammichele. La squadra arriva a questo appuntamento dopo due settimane di stop, proprio a causa dell’abbandono del Catanzaro.

“Tutte le partite per noi sono della vita – dichiara Marcelo Lombardi – ma la più importante è quella di sabato perché affrontiamo la squadra che ci precede in classifica e se vinciamo possiamo cominciare a respirare. Nulla è scontato perché gli avversari hanno una buona squadra, competitiva. La sosta forzata è stata positiva, ci siamo allenati con più tranquillità e abbiamo recuperato alcuni infortunati e gli squalificati. Importante, poi, il lavoro fisico che abbiamo potuto svolgere senza lo stress della partita del sabato. Possiamo dire che siamo pronti”.

Il presidente Antonio Marletta

Il presidente Antonio Marletta

Il presidente Antonio Marletta, è voluto intervenire sullo situazione nel campionato di Serie A2 e sulla possibilità che sia stato falsato dalla debacle di alcune squadre.

“La discussione è ampia – ha detto Marletta – anche se sono situazioni che si stanno verificando di frequente. E’ una questione di scelte, che vanno fatte all’inizio della stagione e in modo chiaro. Ci sono delle regole e vanno rispettate. Non bisogna addossare tutto sulle società, ma è chiaro che sarebbe meglio pensarci prima, rispetto a fermarsi in corsa. Se oggi il campionato è falsato bisogna fare ‘mea culpa’ perché quando non riesci a fare qualcosa, è meglio non farla perché dopo metti in difficoltà tutti. Credo che bisogna essere chiari sulle proprie possibilità, senza fare promesse o voli pindarici”.

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