Cronaca

Prossimamente il parco veicolare delle auto della Polizia di Stato di Catania sarà incrementato da nuovi modelli quali Jeep Renegade e Alfa Romeo Giulietta appartenenti al gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobiles). Le auto in questione saranno destinate al Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale e ai Commissariati di P.S. Le nuove auto, con nuove caratteristiche, si aggiungeranno ai veicoli già esistenti, permettendo così di rinforzare e migliorare il parco veicolare per il controllo del territorio.

Ieri, a Roma, nella Scuola Superiore di Polizia, alla presenza del Capo della Polizia, Franco Gabrielli e del Chief Operating Officer della Regione EMEA di FCA, Alfredo Altavilla, sono state consegnate le prime autovetture Jeep Renegade e Alfa Romeo Giulietta facenti parte di una flotta destinata ai Reparti di Prevenzione Crimine e ai Commissariati di P.S. Inoltre, è stata presentata la nuova “Giulia Veloce”, in allestimento Polizia Stradale, destinata ad essere la staffetta ufficiale delle Autorità Istituzionali. Questa cerimonia ha rinnovato lo storico sodalizio che  lega,  da quasi  cento anni, FCA e la Polizia di Stato.

La Polizia di Stato ha validamente testato le straordinarie caratteristiche della Jeep Renegade 2.0 Multjet 4×4 120 CV Sport, il miglior SUV compatto della sua categoria sia per la guida stradale sia in quella off-road. Le sue doti dinamiche e le sue proporzioni lo rendono perfetto per le attività di sicurezza relative al presidio e controllo del territorio, dalle città sino alle aree rurali più impervie e difficili da raggiungere, anche in condizioni più estreme. L’Alfa Romeo Giulietta, nella sua versione 1,6 Multjet 120 CV, con le sue prestazioni e i suoi contenuti di prodotto, è l’automobile che meglio rappresenta le doti di rapidità d’azione e sicurezza proprie delle forze   dell’ordine.

E da ieri con la presentazione della Giulia Veloce, in allestimento Polizia Stradale, il parco auto Alfa Romeo della Polizia di Stato si arricchisce di due unità 2.0 benzina turbo da 280 CV, in comodato d’uso, che saranno utilizzate come staffetta ufficiale delle Autorità Istituzionali.

La nuova vettura del Biscione adotta un motore 2.0 benzina turbo da 280 CV a 5.250 giri/min ed è caratterizzata dall’innovativa tecnologia Q4, sviluppata per gestire la trazione del veicolo in   tempo reale, al fine di garantire il massimo livello in termini di prestazioni, efficienza e sicurezza. Infatti garantisce tutti i vantaggi della trazione integrale e, allo stesso tempo, consumi ridotti, reattività e sensazioni di guida di un’auto a trazione posteriore. Oltre a una ricca dotazione in  termini  di  comfort, la Giulia Veloce offre nuovi ed efficienti sistemi di sicurezza attiva quali il Forward Collision Warning (FCW) con Autonomous Emergency Brake (AEB) e riconoscimento pedone, il sistema frenante IBS (Integrated Brake System), il Lane Departure Warning (LDW) e il cruise control con limitatore di velocità.

Nel corso di quest’anno, il gruppo FCA ha fornito alla Polizia di Stato numerose vetture, a dimostrazione della versatilità della gamma, dell’eccellente know-how tecnologico e del migliore spirito creativo del nostro Paese: Fiat Tipo 5 porte per le Prefetture e le Questure, Fiat Panda 4×4 e Fiat Punto per i Commissariati, Scudo e Doblò per le Unità Cinofili, e Ducato, il best seller Fiat Professional, per il trasporto di uomini e  merci.

Alfa Romeo e Polizia di  Stato

È da oltre mezzo secolo che la Polizia di Stato utilizza automobili e motori Alfa Romeo per garantire   la sicurezza dei cittadini. Fu l’Alfa Romeo 1900 T.I., agli inizi degli anni Cinquanta, ad aprire la strada  al binomio “Polizia – Alfa Romeo” e a garantire, con i suoi 100 cavalli, potenza e sicurezza. Dal 1955    il testimone del ruolo di “Pantera” passò dalla 1900 alla scattante Giulietta T.I., per arrivare  alla  Giulia nella motorizzazione da 1600 centimetri cubi che sviluppava una potenza di 92 cavalli. Anche negli anni Sessanta le “Pantere” Alfa Romeo vennero affiancate da modelli coupé, come  la 2600 Sprint carrozzata da Bertone, o furgoni come il  Romeo II. Infine, sono state Pantere della Polizia    altre vetture Alfa Romeo, entrate nell’immaginario collettivo del Paese, come l’Alfetta, la Nuova Giulietta, l’Alfasud, la 33, l’Alfa 90, l’Alfa 75, la 156 e la 159 anche in versione Sportwagon fino ad arrivare alle attuali Giulietta e alla Giulia  Veloce.

I REPARTI PREVENZIONE CRIMINE

I Reparti Prevenzione Crimine sono una giovane articolazione della Polizia di Stato, nata nella metà degli anni ’90 con l’obiettivo di disporre di una “task force di pronto intervento” che possa intervenire in modo veloce nei teatri operativi più impegnativi a livello nazionale, andando a rafforzare i dispositivi locali di prevenzione e controllo del territorio.

Sono oltre 1800 uomini e donne, che lavorano nei 20 Reparti dislocati in modo capillare su tutto il territorio nazionale, ma che si muovono rapidamente grazie ad cabina di regia a Roma, al Servizio Controllo del Territorio, che li gestisce in base alle esigenze rappresentate dalle Questure e le indicazione del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.

Diversi sono gli scenari in cui il cittadino può incontrare i Reparti: dalla prevenzione sulle strade ai “grandi eventi” (come l’Expo 2015 o il Giubileo della Misericordia), agli interventi per le gravi calamità naturali, quali terremoti o alluvioni, in cui, oltre ad una prima assistenza di soccorso  pubblico, occorre una presenza qualificata nell’attività di “antisciacallaggio”.

I Reparti sono una risorsa strategica per i Questori delle 103 province italiane, che li impiegano sul territorio coordinandoli con tutti gli altri uffici della Polizia di Stato (Volanti, Squadre Mobili, Polizia Amministrativa e dell’Immigrazione), oltre che con le altre forze di polizia e con le polizie locali.

Partecipano ai servizi c.d. ad “alto impatto”, nell’ambito dei piani coordinati con le altre forze di polizia, per fronteggiare situazioni di criminalità, sia comune che organizzata, che determinano un grave allarme sociale. Con tale finalità, nel 2016, l’impegno dei Reparti è stato concentrato anche in Sicilia ed in Calabria, nell’ambito dei piani di rinforzo denominati “Trinacria” e “Focus N’drangheta”, nonché nelle città di Napoli e Caserta e nelle provincie di Bari e Foggia, aree interessate da forme di criminalità assai radicate, dove è in atto, da tempo, un potenziamento del dispositivo di controllo ordinario del territorio.

Il popolo dei vacanzieri vede poi i poliziotti dei Reparti Prevenzione Crimine impegnati durante il periodo estivo o festivo, nelle zone turistiche particolarmente affollate per garantire la sicurezza dei cittadini italiani e stranieri.

Le caratteristiche di duttilità e mobilità che appartengono al DNA dei Reparti fa sì che i poliziotti partecipino a continui cicli formativi presso la Scuola per il Controllo del Territorio di Pescara, in cui vengono realizzati corsi specialistici teorico-pratici all’avanguardia. Oltre alla formazione tradizionale tipica di ogni operatore della Polizia di Stato, il personale dei Reparti viene guidato attraverso un percorso addestrativo moderno, che va dall’acquisizione delle nuove tecnologie e tecniche operative, a nozioni di anatomia e di psicologia per gestire in sicurezza soggetti in stato di alterazione psico-fisica. Videoconferenze, formazione on-site e formazione on-line completano il pacchetto formativo con l’obiettivo di qualificare il personale con strumenti concreti, utili nell’attività quotidiana di prossimità alle più disparate richieste di intervento del cittadino.

Mercurio è il nuovo sistema di bordo installato sulle autovetture dei Reparti Prevenzione Crimine di Puglia, Campania, Sicilia e Calabria, grazie al progetto P.O.N. Sicurezza, nonché sull’intero parco veicolare del Reparto di Roma e su tre auto dei restanti R.P.C., con i fondi stanziati per la sicurezza del Giubileo della Misericordia. Tale tecnologia rappresenta un punto di svolta nell’attività di  controllo del territorio per le straordinarie potenzialità: il sistema consente, infatti, oltre alla localizzazione dei veicoli, l’interrogazione delle diverse banche dati utili alle operazioni di polizia attraverso un tablet, sia a bordo che fuori del veicolo, lo scambio telematico delle schede di pronto intervento, la registrazione di filmati in tempo reale e il contestuale invio delle immagini alla sala operativa, il controllo automatizzato dei veicoli in transito e molte altre funzionalità.

Entro la fine di dicembre 2016, i Reparti saranno dotati di 79 nuovissime autovetture per il controllo del territorio Jeep Renegade che saranno distribuite tra i 20 Reparti Prevenzione Crimine e che si uniranno al parco veicolare esistente garantendo una performance sempre più operativa e sicura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post