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Previsioni confermate, è stato un Buon Natale. L’Associazione Commercianti di Catania archivia il Natale 2016 con un saldo positivo in termini di vendite, nonostante le condizioni meteo non siano state favorevoli.

Giovanni Saguto

“Confermiamo che il bilancio natalizio nella nostra Città – dichiara il presidente dell’associazione dei commercianti di Catania Giovanni Sagutoè stato complessivamente positivo. Registriamo complessivamente un più 3% rispetto allo scorso anno, confermando le previsioni che avevamo fatto. Un dato che poteva essere migliore se non ci fossero stati tutti quei giorni di pioggia, specie nel fine settimana antecedente il Natale. Fortunatamente abbiamo recuperato negli ultimi 4 giorni, addirittura l’antivigilia abbiamo registrato un vero e proprio ingolfamento in molti negozi.  Particolarmente dinamico il comparto moda, ma anche altri settori si sono ben difesi: elettronica, profumi e cosmetici, libri, così come ha tenuto anche il settore gioiellerie”.

I commercianti registrano fattori nuovi che spiegano le performance positive.

Il presidente di Confcommercio Catania Riccardo Galimberti

“Onestamente non c’è più quel clima di pessimismo esasperato – afferma Riccardo Galimberti, Presidente provinciale di Confcommercio – che ha caratterizzato gli anni compresi tra il 2007 ed il 2014. Confermiamo con grande soddisfazione, inoltre, che la gente ha riscoperto il piacere degli acquisti in Città e nei centri storici, fattore che ha permesso ai piccoli negozi di essere protagonisti della campagna natalizia un pò in tutto il Paese. Inoltre , quest’anno, la gente è stata oculata ma al tempo stesso si è anche voluta premiare. Si avverte subito lo spirito con cui viene effettuato un acquisto: quest’anno c’è stata più convinzione e gioia. I commercianti sono stati anche più bravi, lavorando su prodotto, prezzi e servizi”.

Archiviato il Natale, ancora pochi giorni, e si parte, il 2 gennaio, con le “grandi offerte” specie nel comparto moda: abbigliamento, calzature, accessori, intimo la faranno da padrone, mentre nel resto del Paese si aspetterà sino al 5 gennaio.

Francesco Sorbello, vice direttore di Confcommercio Catania

“Si parte il  2 gennaio – spiega Francesco Sorbello, vice direttore provinciale di Confcommercio – con i saldi invernali che si protrarranno  sino al 15 marzo. Riteniamo positivo aver anticipato i saldi al 2 gennaio rispetto alla data del 5 gennaio prevista in gran parte delle altre Regioni. Aspettare tre giorni in più risulta perfettamente inutile: i clienti attenderebbero ugualmente l’inizio dei saldi per fare gli acquisti ed i commercianti sarebbero costretti a farli sottobanco salvo rinunciare alle vendite.  In verità la politica dei saldi invernali, così come di quelli estivi, dovrebbe essere messa in discussione riflettendo sull’opportunità di spostare la data di inizio dei saldi invernali a fine gennaio”.

Anche per i saldi invernali Confcommercio Catania prevede una buona performance, migliorando i dati dello scorso anno. “Riteniamo – continua Sorbello – che il trend positivo di vendite registrato nel settore moda durante il periodo natalizio proseguirà con i saldi invernali. La prima settimana, che avrà di mezzo anche la festività dell’epifania , è sempre la più importante.  Quest’anno  è come avere due weekend nella stessa settimana. Diciamo che nei primi 10 giorni contiamo di fare il 35% delle vendite complessive sotto saldi. Rispetto allo scorso anno pensiamo di incrementare le vendite e gli esercizi della Città saranno ancora protagonisti come è successo per Natale”.

Ritornano i saldi

Un pò tutte le famiglie si avvarranno dei saldi ma, secondo l’As.Com Confcommercio, 85/90 mila famiglie catanesi saranno colte da vera e propria “febbre da shopping” lasciando nelle casse dei commercianti della città intorno a 335 euro, mentre l’acquisto medio per persona si aggirerà intorno ai 135 euro. Insomma alcune decine di milioni di euro circoleranno per effetto dei saldi fino al loro termine previsto per il 15 marzo.

Tab. 1 : Catania, saldi in cifre

Saldi a Catania
Numero famiglie 136 mila
Numero famiglie che acquistano nei saldi (zoccolo duro)   85 mila
Acquisto medio in saldi per famiglia 335 euro
Acquisto medio per persona 135  euro
Peso % saldi invernali su totale spesa stagionale settore moda  37% %

Tab. 2: regole comportamentali

Prassi burocratica

– i saldi di fine stagione  possono essere effettuati ad iniziare dal giorno indicato senza alcuna comunicazione preventiva al comune.

le vendite promozionali potranno essere effettuate dal 2 gennaio al 15 marzo

Indicazione prezzo e sua applicazione

– sia per i saldi che per le vendite promozionali, deve essere indicato il prezzo iniziale, la percentuale di sconto  ed il prezzo finale scontato;

– i prezzi pubblicizzati sono praticati fino all’esaurimento delle scorte senza limitazioni di quantità e senza abbinamento di vendite;

Prodotti in sconto e loro esaurimento

– le merci offerte nelle vendite straordinarie devono essere separate in modo inequivocabile da quelle poste in vendita a condizioni ordinarie;

 – l’esaurimento delle scorte è portato a conoscenza del pubblico con avviso ben visibile all’esterno del locale.

Indicazioni generali

Carte di credito: consentire al cliente l’utilizzo di carte di credito – bancomat anche per l’acquisto delle merci in saldo qualora sia pubblicizzato, anche a mezzo vetrofanie, l’utilizzo di tali strumenti.

Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n.24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimessa alla discrezionalità del negoziante a cui si consiglia di seguire la stessa procedura tenuta nel corso dell’anno.

Fonte: elaborazione ufficio studi Confcommercio Catania (Francesco Sorbello  3938445597)

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