Cronaca

L’Arciconfraternita S. Maria Odigitria dei Siciliani in Roma ha festeggiato S. Eustochia con alcuni giorni di anticipo per consentire ai Messinesi di partecipare ai festeggiamenti in Sicilia.

La celebrazione eucaristica è stata presieduta dall’Arcivescovo Emerito di Messina, Mons. Giovanni Marra, concelebrata con il Primicerio Mons. Giuseppe Mario Blanda assieme a Mons. Renzo Giuliano, Rettore della chiesa di San Giuseppe Falegname al Foro, e Don Giovanni Francilia del Preziosissimo Sangue, assistiti dai Diaconi Don Girolamo Scionti e Don Giampiero Lunetto. Presenti l’Associazione Culturale Antonello da Messina col Presidente Gioacchino Toldonato, e rappresentanti dell’Associazione dei Netini in Roma e di S. Leone da Longi.

I Confratelli hanno indossato il collare delle solennità con la Medaglia di S. Maria Odigitria, e nel presbiterio è stato esposto lo stendardo con l’icona della Madonna, a memoria dei quattrocento anni di storia dell’Arciconfraternita.

All’interno della chiesa romana, in una delle cappelle, si venera un dipinto di S. Eustochia Smeralda Calafato, opera del pittore messinese Rosario Arnò, dono dell’Arcivescovo Marra. Per l’occasione la cappella è stata addobbata a festa con fiori e candelabri e la reliquia esposta sull’altare delle celebrazioni.

Il Primicerio dell’Arciconfraternita, Mons Blanda, all’inizio della Messa ha espresso devozione e gratitudine all’Arcivescovo Marra e ai Confratelli nel sacerdozio e nel sodalizio, salutando l’Associazione Culturale Antonello da Messina e il suo Presidente Avv. Gioacchino Toldonato e ricordando ai presenti, con gioia, la nuova relazione stabilita dallo scorso novembre tra l’Arciconfraternita e l’Associazione Antonello da Messina sancita anche dalla donazione della biblioteca di circa cinquecento volumi di arte e cultura siciliana.

Nell’Omelia l’Arcivescovo ha ricordato S. Eustochia dell’Ordine di S. Chiara, canonizzata a Messina dal Papa San Giovanni Paolo II l’11 giugno 1988. Il suo nome è legato al Monastero di Montevergine, che la Santa fondò nel 1464 per ripristinare l’antica disciplina della vita religiosa, e promuovere la sequela di Cristo sul modello di San Francesco. Ha poi continuato spiegando la pagina del Vangelo nella quale Giovanni Battista addita Gesù alle folle con le parole: “Ecco l’agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo”.

Al termine della Messa il Presidente dell’Associazione Culturale Antonello da Messina, Avv. Gioacchino Toldonato, ha preso la parola per ringraziare l’Arcivescovo con evidente commozione: “Ringrazio il Primicerio Mons. Blanda e l’Arciconfraternita,  voi ci avete accolti e ci fate sentire a casa nostra. Siamo felici di aver eletto qui il nostro domicilio, grazie”.

 

 

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