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La solidarietà è il filo rosso che lega società civile, terzo settore e istituzioni professionali: da questa premessa ha preso il via l’incontro organizzato dal Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone e dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism) Catania nell’ambito della “Settimana Nazionale dei Lasciti”, che si sta svolgendo in tutta Italia proprio in questi giorni: «É un appuntamento che si rinnova da tredici anni grazie all’impegno dei notai italiani e dell’Aism – ha commentato il presidente del Consiglio notarile etneo Giuseppe Balestrazzie in questo lasso di tempo abbiamo osservato un incremento delle persone che scelgono di depositare il testamento a favore di associazioni del terzo settore. Il dato significativo è che si tratta anche di piccoli lasciti con importi in genere inferiori ai 20mila euro: tutto ciò dimostra come la volontà di sostenere una causa sociale non sia legata alla consistenza del proprio patrimonio e che tutti possono contribuire a supportare la ricerca e l’assistenza alle persone colpite da sclerosi multipla».

«Gli strumenti a disposizione di chi manifesta la volontà di effettuare un lascito solidale sono diversificati – ha commentato il notaio Maristella Portellianche se il testamento redatto con l’aiuto di un professionista rimane la modalità più praticata, abbiamo casi in cui viene stipulata un’assicurazione sulla vita indicando direttamente come beneficiario l’associazione. Prevista anche la possibilità di destinare il trattamento di fine rapporto – ha continuato – laddove naturalmente tutto ciò non vada a ledere i diritti del coniuge e dei figli. La possibilità che gli altri eredi possano impugnare la donazione o il testamentario non deve comunque essere vista come un ostacolo – ha concluso – poiché se l’atto dispositivo solidale è limitato alla cosiddetta quota disponibile, che viene quantificata al momento dell’apertura della successione, tutti i diritti vengono garantiti».

Supporto psicologico, diritto alla mobilità e assistenza domiciliare: queste le attività che vengono svolte dalla sezione provinciale di Catania dell’Aism, presente all’interno dell’Ospedale Garibaldi Centro, che «opera da trent’anni in un territorio dove sono circa 2mila le persone coinvolte con la sclerosi multipla – ha sottolineato la presidente Maria Grazia Anzalonecirca seicento di queste sono in contatto diretto con la nostra associazione, mentre un centinaio di pazienti usufruiscono delle nostre attività in maniera quotidiana o settimanale: tutto grazie all’azione dei nostri trecento volontari. Attraverso i lasciti solidali che l’associazione ha ricevuto in questo ultimo periodo riusciamo ad avere più risorse da destinare al miglioramento della qualità della vita delle persone affette da sclerosi multipla».

Un supporto concreto fatto di relazione e inclusione sociale come testimoniato durante l’incontro da Luana Di Stefano, che convive con la sclerosi multipla dal 2003, anno in cui le fu diagnosticata la malattia. Presente anche il presidente del Rotary Catania Est, prof Eugenio Aguglia, il quale ha ribadito la missione del club service che cerca «attraverso le proprie professionalità e il proprio impegno di mettere a disposizione tutte quelle risorse che portano risultati in ambito sociale e sanitario».

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