Catania News
“Truffa”, “banda dei consiglieri”, “gettonopoli”, “compresenze” e “apparizioni fugaci”. Sull’imputazione coatta dei 34 consiglieri comunali di Catania le parole si sprecano. Una caccia alle streghe dove molti mezzi di informazione  hanno già condannato e sottoposti alla gogna mediatica. Un attacco massiccio, spropositato e, per molti aspetti,inspiegabile.
“Senza voler entrare nel merito della questione e confidando nella Giustizia, che farà piena luce sui fatti, non posso assolutamente far finta di nulla. Sul capo del sottoscritto e di altri 33 colleghi pendono fortissime accuse. Come presidente della commissione alla Viabilità e consigliere di maggioranza il sottoscritto, Carmelo Sofia, ha sempre svolto il suo lavoro con il massimo impegno per rispondere a tutte quelle persone che quattro anni fa gli hanno dato fiducia con il loro voto. Dalla documentazione in mio possesso e che presto mostrerò nelle sedi opportune, posso dimostrare che ho ampiamente superato il numero di partecipazioni alle commissioni ottenendo il massimo previsto in questi casi- 1.200 euro lordi- e intervenendo alle successive sedute in modo assolutamente gratuito come stabilito dall’apposita normativa. L’obiettivo di “1.500 euro netti al mese”- come qualcuno scrive- è solo fantasia. Non vivo di politica, non mi presto a certi ragionamenti ma, anzi, con il mio ruolo di consigliere comunale ho tolto tempo prezioso al mio lavoro quotidiano e alla mia famiglia. “Fare soldi, sulle spalle della gente, senza produrre risultati” sono accuse false e tendenziose che presto saranno oggetto di azioni legali che il sottoscritto vuole intraprendere per tutelare la sua rispettabilità, la sua onestà e il suo buon nome”.     

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