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Dopo il 2-0 in casa con la vice capolista Matera, che aveva suscitato entusiasmi ed acceso la fantasia dei tifosi, il Catania di Pino Rigoli nel pomeriggio ha fatto un pericoloso passo indietro, tornando ai vecchi errori. I rossazzurri all’Esseneto di Agrigento, nell’atteso derby siciliano con l’Akragas, che doveva dare conferme proprio agli etnei, sono stati battuti per 2-1, giocando una gara a dir poco incomprensibile, andando in vantaggio su rigore, ma poi cedendo terreno ai padroni di casa che, prima hanno pareggiato e poi superato i rossazzurri che, ciliegina sulla torta, proprio al 90’, hanno sbagliato il secondo rigore a favore che avrebbe almeno evitato la sconfitta.

Non accennano quindi a sparire i difetti della squadra etnea che, nonostante gli innesti di Gennaio (Marchese, Tavarez e Pozzebon), fuori dalle mura amiche denota poco carattere, manca di personalità ed appena va in vantaggio si siede e lascia spazio all’avversario. Ed è successo proprio questo oggi con l’Akragas che dinanzi ad un più attrezzato e blasonato Catania, ha giocato con grinta e così come successo all’andata ha saputo imporsi sull’avversario, non rubando nulla. Nel Catania poco mordente, confusione nella costruzione del gioco e mancanza forse di motivazioni, cosa che non dovrebbe accadere in una squadra che mira ai play off.

Mazzarani  (Foto Calciocatania)

Dopo avere trovato il gol al 12′ del primo tempo con Mazzarani su rigore (concesso per fallo di mano di Sepe su cross di Marchese), la squadra di Rigoli ha concesso terreno all’Akragas che si è fatto più volte pericoloso, soprattutto per errori e palloni perduti a centrocampo dagli etnei.  Al 33’ occasione per i biancazzurri di casa con Salvemini che tirava a lato e prima della fine del tempo, colpo di testa di Bramati che sfiorava la traversa, con un Pisseri comunque sul pallone.

Nella ripresa l’atteggiamento timoroso del Catania non mutava e l’Akragas centrava il pari al 13′ con Pezzella che, su palla persa dal Catania, da 35 metri azzeccava il tiro dell’1-1 che si insaccava all’incrocio dei pali.

Nel Catania mister Rigoli provava a modificare qualcosa sostituendo prima un inconsistente Pozzebon con  Barisic e poi entravano Fornito per Scoppa ed il giovane Manneh per Di Grazia. L’andazzo della gara però non mutava ed al 27′ l’arbitro assegnava un rigore stavolta a favore dell’Akragas (fallo di Gil su Longo, dopo un pasticcio della difesa etnea) e Salvemini lo trasformava per il 2-1 con  lo stadio“Esseneto” che esplodeva di gioia.

Si arrivava a fine gara e proprio all’inizio dei 5′ di recupero l’arbitro fischiava il terzo rigore della partita, stavolta ancora a favore del Catania (fallo in area di Coppola su Biagianti) ma dal dischetto Mazzarani partiva scarico ed il portiere Pane bloccava il tiro. Nel finale ci provava ancora il Catania e l’Akragas sfiorava il 3-1, ma la gara finiva, a sorpresa, sul 2-1 per i padroni di casa.

Che cosa dire sul risultato e sulla prestazione dei rossazzurri? Si è rivisto il solito Catania, abulico, di poco carattere e formato trasferta,  con i soliti limiti di personalità, contro un piccolo Akragas che, con grinta e determinazione, ha saputo centrare i tre punti. E sabato prossimo Catania di nuovo al “Massimino”, alle ore 14.30, contro il Taranto, vittorioso oggi 2-0 sul Foggia.

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