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I lavori per migliorare la viabilità in tutta la zona di via Sebastiano Catania vanno implementi con un piano di interventi che preveda opere e strutture radicali in questa parte di San Nullo. Il rischio, altrimenti, per migliaia di pendolari è quello di trovarsi per le mani l’ennesima incompiuta. Incognite che il consigliere comunale Sebastiano Anastasi, ha messo bene in evidenza nel corso dell’ultima conferenza dei servizi organizzata dalla commissione alla Mobilità.

“Nell’incontro ho sottolineato – spiega Anastasi –la grande inciviltà e il parcheggio selvaggio che regna in via Sebastiano Catania nei pressi dell’ufficio postale. Negli ultimi mesi, gruppi di commercianti e abitanti della zona, a turno, hanno avanzato tante proposte per evitare che il flusso veicolare andasse sistematicamente in tilt durante le ore di punta. L’ultima idea è quella rendere una parte di Via Sebastiano Catania a senso unico con le macchine deviate in via Fiorita. Soluzione che non ha portato a molti consensi visto che, per recarsi in via San Giacomo o via Ota, la gente avrebbe dovuto fare un lungo giro intasando l’incrocio tra via Catania e via San Nullo, nei pressi della fontana. Altra proposta riguarda le auto che, provenendo da San Giovanni Galermo, sarebbero costrette a svoltare in via Cataudella”.

Via Sebasiano Catania dove si sfreccia ad alta velocità

“Come consigliere comunale – continua Anastasi – chiedo che l’amministrazione prenda atto di queste idee e valuti il da farsi solo dopo aver fatto studi approfonditi sulla questione. Farsi trascinare dalla spinta emotiva di questo o quel comitato cittadino avrebbe effetti deleteri per tutto il territorio. Infatti è fondamentale garantire la sicurezza di San Nullo potenziando il numero dei passaggi pedonali rialzati. Quindi, oltre a quelli vicini a via Degli Ulivi ed a via Sebastiano Catania, chiedo che ne vengano realizzati altri nei pressi degli incroci di via Galermo e di via San Nullo ed a pochi passi dall’ufficio postale. Per la deviazione in via Cataudella, invece, non dev’essere sottovalutata l’idea che questa arteria porta al viale Benedetto Croce. Un serpentone tortuoso sempre molto trafficato e pericoloso. Da qui la mia proposta di realizzare in questa strada un lungo rettilineo, com’èra già previsto nei progetti iniziali”. 

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