Cronaca

Ture Magro di Sciara Progetti Teatro ha incontrato gli allievi attori e gli studenti universitari di Lettere e Accademia Belle Arti al Centro Zo Culture Contemporanee nel corso del dibattito su «Malanova», dramma che sarà rappresentato domenica 12 Marzo alle ore 21 a Catania, unico appuntamento in Sicilia.

A moderare l’incontro la docente in discipline dello spettacolo, Stefania Rimini e Pamela Toscano, attrice-autrice e collaboratrice di Zo, che proporrà l’evento nell’ambito della rassegna «Altrescene».

Ture Magro ha ampiamente argomentato su molteplici aspetti dello spettacolo che Sciara Progetti metterà in scena, rispondendo poi a domande e curiosità dei presenti.

Da cosa nasce l’idea di «Malanova», il libro della giornalista Cristina Zagaria che il protagonista unico ha sentito la necessità di portare sul palco, e scrivere con la drammaturga romana Flavia Gallo per un totale di quattro mesi di lavoro, dopo aver provato sensazioni quali “ansia, angoscia, schifo…”, incalza Magro. Mentre il pubblico inizia a scoprire tanti retroscena della storia della giovanissima Anna Maria Scarfò, vittima di violenze in un piccolo centro della Calabria. “Sin qui l’aspetto narrativo, i fatti – ci spiega Magro -. Ma non è solo su questo che abbiamo voluto concentrare la dinamica dell’opera, indirizzata anche su un piano interpretativo ed evocativo, estrapolando dal contesto e mettendo in luce alcuni personaggi (le donne del paese e il parroco per esempio) non di primo piano nel racconto originale che è riportato sul libro di Zagaria. Non quindi raccontare il fatto nudo e crudo ma proporre un dubbio, perché questo è il ruolo del teatro”.

In questo contesto è stata inserita la figura “di fantasia” di Salvatore che rivestirà il ruolo centrale di «Malanova»: “Colui che sa, che ama ma non riesce ad amare la giovane e che occupa la scena dentro una gabbia”.

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