Catania News

Alla VI edizione della Walk of Live – festa di Primavera – che da venerdì 24 a domenica 26 marzo, col patrocinio del Comune di Catania, si terrà nell’accogliente piazza Università del capoluogo etneo, cuore elegante ed artistico del centro cittadino, per la raccolta di fondi destinati a contribuire alla ricerca scientifica delle malattie genetiche rare promossa dalla Fondazione Telethon, parteciperanno anche i ragazzi minori bisognosi non accompagnati -stranieri extra comunitari provenienti da paesi africani poverissimi, sfuggiti alla miseria e alla guerra- da diversi mesi ospiti della “Comunità Alloggio” dell’istituto Salesiano “Sacro Cuore di Gesù” in San Gregorio di Catania.

Il piccolo Matteo

I ragazzi, accompagnati dai sacerdoti salesiani e dai volontari laici che ne hanno cura, in occasione della “passeggiata di solidarietà” di domenica, si uniranno a quanti interverranno alla gara podistica inserita nel programma delle manifestazioni pro Telethon per “correre con Matteo e per Matteo”, il bambino disabile catanese che anche quest’anno, accompagnato da papà Rosario e da mamma Tania, sarà testimonial e mascotte dei tre giorni primaverili di festa. Il piccolo Matteo Bellina ha solo 9 anni ed ha una disabilità che lo costringe in carrozzina perché affetto da una grave malattia – la sindrome Marinescu-Sjogren- finora incurabile e che compromette soprattutto la sua possibilità di autonomia motoria.

 Abbiamo avvicinato la mamma di Matteo, la dott.ssa Tania Baglìo Bellina psichiatra infantile, che ci ha spiegato l’iniziativa della Casa salesiana di Accoglienza di San Gregorio di Catania -affidata alla responsabilità di tre sacerdoti salesiani di Don Bosco, don Roberto Dominici, don Cristian Scuderi, don Michele Viviano- dove lei stessa ed altri laici volontari sono impegnati nella preziosa attività di assistenza e di collaborazione a favore dei migranti minori non accompagnati e temporaneamente dimoranti in quell’oasi di autentica carità cristiana. “I ragazzi minori stranieri di San Gregorio <correranno> per Matteo” ha riferito con orgoglio la dott.ssa Baglìo “Tra pochi giorni, dal 24 al 26 marzo, si svolgerà a Catania l’ormai consueta passeggiata di solidarietà al fine di raccogliere fondi per la ricerca della Fondazione Telethon sulle malattie genetiche rare. Ancora una volta testimonial è il piccolo Matteo affetto da una malattia genetica rara, che è la Sindrome di Marinescu-Sjogren, in rappresentanza di tutti coloro che sono colpiti da patologie orfane di cura”.

“Quest’anno sarà tutto più speciale” ha precisato “proprio perché accanto a Matteo ci saranno i ragazzi minori stranieri accolti nell’Istituto Salesiano di San Gregorio, poiché un reciproco sentimento di affetto, amicizia e aiuto li ha legati fin dal primo incontro. Non c”è stato bisogno di spiegare ai ragazzi cosa avesse Matteo, loro da subito gli hanno voluto un bene immenso e glielo hanno dimostrato aiutandolo a camminare e facendolo giocare a calcio”. La mamma del piccolo Matteo, fratello di due gemelli più grandi, Davide e Giacomo, che nutrono per lui profondo affetto, ha aggiunto alcuni aspetti commoventi di quest’amicizia con i ragazzi africani che abbatte ogni barriera costruita da antichi pregiudizi ideologici e razziali: “Ogni volta regalano sorrisi ed affetto a Matteo, che a sua volta vedendoli felici, sente di aiutarli, poiché conosce la loro vita e il loro essere senza famiglia. La sofferenza di una vita difficile, per motivi diversi, è ciò che ha creato un legame così intenso. Sono ragazzi sfuggiti alla guerra e alla miseria, venuti in Italia perché costretti dalla ricerca di un futuro migliore”.

“Nell’Istituto Salesiano di San Gregorio, dove era già presente la Comunità Michele Magone” ha aggiunto la dottoressa Baglìo “adesso da mesi c’è un centro di prima accoglienza. In realtà i ragazzi rimangono lì, sia per indisponibilità di posti nei centri di II accoglienza, sia perché loro stessi sentono quella come <Casa>. Sì proprio come voleva don Bosco, casa che accoglie ed educa alla vita. Già in diverse occasioni, alcuni ragazzi sono stati sensibilizzati sulla ricerca per la malattia di Matteo che non ha una cura”. “Il 26 marzo” ha concluso la mamma di Matteo “al culmine dei tre giorni in cui saranno presenti, tutti correranno con Matteo e per Matteo, così da rappresentare la forza e la speranza che possono nascere quando un grande sentimento di fratellanza ci accomuna al di là di tutte le differenze. Martedì scorso, nella presentazione della camminata per la vita, a suggellare questa meravigliosa esperienza, era presente anche il grande amico di Matteo, don Cristian”.

 Una bella pagina da libro “Cuore” che ci riempie di gioia e di speranza soprattutto in un momento in cui il verificarsi di eventi frutto della crudeltà umana, turba il nostro animo e minaccia il nostro equilibrio emotivo.

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