Cronaca

“Riconoscere concretamente la dignità di ogni persona e il suo diritto al lavoro come dimensione fondamentale dell’esistenza umana; strutturare un luogo di partecipazione attiva e condivisione dei processi messi in atto dall’Amministrazione per creare occupazione e migliorare le condizioni generali della Città metropolitana così come raccomandato dalle direttive europee; sottoscrivere un Accordo operativo che legittimi il ‘Tavolo del Giubileo’ per il mondo del lavoro perché diventi soggetto attivo nel processo per lo sviluppo e l’inclusione socio-lavorativa”: queste sono le tre finalità proposte alle Istituzioni di un “Patto per il lavoro, lo sviluppo e l’inclusione sociale”, promosso dal “Tavolo del Giubileo per il mondo del lavoro”, nato nello spirito del Giubileo della Misericordia con l’intento di offrire un contributo concreto alle istituzioni locali e regionali, con l’impegno di sostenere, con ogni forma di solidarietà, quanti vivono in un contesto di disagio e privazioni.

  Anche quest’anno la Quaresima della Chiesa diocesana catanese ha avuto il suo apice in Arcivescovado, con la “Via Crucis del Lavoratore”: un’iniziativa ultra decennale molto partecipata e promossa dall’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro che ha inteso riproporre una riflessione sui gravi problemi del lavoro e, allo stesso tempo, delineare alcune risposte concrete di fronte alle istituzioni, nell’ottica della Democrazia partecipativa.

   In tal modo la Chiesa di Catania si è voluta collegare al “Giubileo del mondo del lavoro” dell’anno santo straordinario della Misericordia del 2016 e al recente convegno di Napoli, al quale ha partecipato, nella qualità di presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, anche l’arcivescovo metropolita mons. Salvatore Gristina e dove le Chiese del Sud d’Italia hanno affrontato le sfide occupazionali, con particolare e preoccupata attenzione ai Giovani.

   L’incontro svoltosi nel salone dei vescovi dell’episcopio ha avuto come tema dominante “Mondo del lavoro e solidarietà intergenerazionale” e si è articolato -dopo una magistrale ed ampia introduzione di don Piero Sapienza, direttore dell’Ufficio diocesano problemi sociali, con un excursus degli eventi organizzati, nello spirito di una democrazia partecipativa, dalla Pastorale sociale e lavoro e dalla relativa commissione, i cui documenti, nel contesto della gravissima crisi occupazionale specialmente giovanile, hanno sempre al centro la dignità della persona e la solidarietà da non ridurre “ad un sentimento che dura solo un giorno” come ammonisce Papa Francesco- nella presentazione ufficiale del documento intitolato “Tavolo per il Giubileo del Mondo del Lavoro – Patto per il lavoro, lo sviluppo e l’inclusione sociale” con interventi mirati di rappresentanti di sindacati del lavoratori _-Cgil, Cisl, Uil, Ugl,- Ance, Comunità Papa Giovanni XXIII “Ebbene”, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Leonardo Finmaccanica.

   La prof. Pina Palella ha letto il programma a nome delle quattro organizzazioni sindacali presenti nel territorio e ha parlato della grave crisi occupazionale e delle disuguaglianze sociali, con l’effetto di provocare acuta disperazione in entrambe le generazioni (padri e figli). Il dr Fortunato Parisi della Uil ha focalizzato il fenomeno della crisi generale e la necessità di dialogare con le Istituzioni locali ed anche nazionali. Maurizio Attanasio della Cisl impegnata in un congresso territoriale si è soffermato sulla gravità sociale in atto con indicatori preoccupanti come la spesa sanitaria dei cittadini diminuita solo per risparmiare sulla salute. Paradossalmente ci sono i fondi, ma le istituzioni non sono veloci nel prendere decisioni per il bene comune. Il segretario dell’Ugl, Giovanni Musumeci, ha sottolineato l’importanza del Tavolo avviato nella giusta direzione. Per “Ebbene” il presidente Dino Barbarossa ha evidenziato positivamente il lavoro concertativo in una città dove il tessuto dei valori sociali è lasciato in un cantuccio. Santo Nicosia dell’Unepa ha consegnato un documento con una riflessione mirante al bene comune con le istituzioni.

   Il prof. Piero Quinci ha letto una parte del documento predisposto dal Tavolo: “Riconoscere al Tavolo del Giubileo per il mondo del lavoro la funzione di analisi, proposta e monitoraggio; mettere a disposizione delle associazioni componenti il Tavolo le informazioni operative utili ad acquisire in tempo reale le fasi delle progettazioni, delle gare e dei lavori posti in essere; impegnare la Città Metropolitana di Catania ad informare il Tavolo sullo stato della programmazione e progettazione delle opere e di tutti i lavori posti in essere in tutti i settori, compreso il sociale”. L’assessore comunale ing. Luigi Bosco con deleghe Infrastrutture, LL.PP., Protezione Civile, Risparmio energetico, ha evidenziato le problematiche dei settori da lui curati.

   All’interessante dibattito in aula sono intervenuti l’ing. Ninni Inserra, il rag. Andrea Bongiovanni, il vice presidente vicario del Consiglio comunale di Catania dr Sebastiano Arcidiacono.

   Emblematico è stato l’intervento del dr Michele Odierna -un giovane impegnato nel volontariato che ha partecipato attivamente al convegno di Napoli dello scorso 8-9 febbraio promosso dalle diocesi del Mezzogiorno dal tema “Chiesa e lavoro. Quale futuro per i giovani del Sud”, definitosi “un disoccupato siciliano laureato”- il quale, per riflettere sul mondo giovanile, si è riferito ad un detto attribuito all’illustre statista italiano e padre costituente, il servo di Dio Alcide De Gasperi: “Le generazioni sono onde dello stesso mare”. “Ultimamente le Conferenze episcopali d’Italia e non solo -ha affermato con amarezza- hanno posto l’accento sulle colpe e le numerose contraddizioni degli adulti e su come la mia e le nuove generazioni siano costrette ad allontanarsi non solo dalla propria terra, ma alle volte dalla Vita e dai suoi valori etici e morali: giovani stanchi dalle parole che svuotano o di essere utilizzati come slogan o brand commerciale da carrieristi privi di coscienza”.

   Ha rivolto poi un invito alle Associazioni che aderiscono al Tavolo del Giubileo del Mondo del Lavoro, che al loro interno hanno gruppi giovanili, a spronarli a fare rete tra loro, coinvolgendo tutti in egual maniera, ove possibile figli e nipoti, così da porre rimedio alle contraddizioni degli “adulti”. “Noto un immobilismo patologico diffuso tra i miei coetanei e i giovani in generale -ha aggiunto -. Questo è stato rilevato dai dati del progetto <Europe 38>: i giovani sono desiderosi d’Europa, conoscono i problemi e le cause, ma preferiscono essere attori passivi che delegano ad altri, ai quali poi si addebitano le colpe. I giovani tendono a fare più gruppo chiuso anziché rete; di creare realtà nuove c’è poca volontà. Ormai i giovani si sfogano solo in chat o nei social network! Di attivismo Libero, Forte, Solidale ed Innovativo c’è poco o niente”. Il dr Odierna ha concluso il suo appassionato intervento esortando i rappresentanti delle Associazioni ad obbligare i loro rappresentanti giovanili ad istituire la <Giornata dell’Azione Collettiva e Libera>, per porre rimedio agli errori commessi dagli “adulti” cosicché i giovani possano essere artefici del proprio futuro.

   Ha raccordato i vari interventi lo stesso direttore prof. Piero Sapienza che ha evidenziato come le diverse espressioni del mondo del lavoro catanese hanno efficacemente collaborato per fornire alla società un chiaro segno di condivisione  di solidarietà in modo particolare per i lavoratori precari e per coloro che vivono quotidianamente e faticosamente il pesante dramma della disoccupazione. Padre Sapienza ha condiviso l’iniziativa di lanciare doverosamente e positivamente incoraggianti segnali di speranza “perché nessuno ceda al catastrofismo e alla rassegnazione”.

   Le conclusioni sono state tratte dal metropolita mons. Gristina il quale ha evidenziato il magistero pontificio di Papa Francesco in tema di lavoro, ha lodato gli sforzi in atto per rafforzare il dialogo con le istituzioni e ha insistito sull’inclusione sociale dei giovani aventi diritto al lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale costituente il tema della 48° Settimana sociale dei cattolici in Italia che si terrà a Cagliari dal 26 al 29 ottobre.

   Successivamente in Cattedrale, l’arcivescovo ha presieduto la sempre commovente e toccante “Via Crucis di Gesù, Via Crucis del Lavoratore” che si è snodata lungo le navate della basilica per rievocare le XIV stazioni della Via Dolorosa del Signore verso l’estremo supplizio della croce e la resurrezione da morte, sulla scia del tema evangelico della Misericordia del Padre.

   Il documento, in premessa, analizza il contesto sociale col quale si constata che la crisi economica e occupazionale ha interessato tutte le fasce sociali ma ha toccato particolarmente i giovani come si evince dai dati ISTAT: 45 mila posti di lavoro perduti, disoccupazione giovanile al 57,2%, 45 mila posti di lavoro andati in fumo in un anno, tasso di occupazione con 17,7 punti percentuali in meno rispetto alla media nazionale, tasso di disoccupazione cresciuto di 2 punti.

  Nessun settore produttivo è stato escluso dalla crisi: edile, commerciale, terziario, industriale, pubblico. Una situazione drammatica che esige risposte concrete con la collaborazione delle forze sociali insieme all’Amministrazione della Città Metropolitana.

   Il perdurare della crisi, secondo gli intervenuti, esige una maggiore rapidità nell’uso delle risorse già messe a disposizione dal “Patto per Catania” e che ammontano a ben 737.346.434,20 euro, con l’auspicio di poter essere utili a quanti, donne ed uomini giovani e meno giovani, disoccupati o inoccupati, abbiano esigenze nell’immediato di trovare occupazione e sostegno sociale che consenta di poter sostenere una vita dignitosa.

   Dopo l’incontro in Arcivescovado, in preparazione alla Pasqua, il mondo del lavoro ritiene prioritario da parte dell’Amministrazione della Città Metropolitana il riconoscimento del Tavolo quale interlocutore attivo ed accreditato e la stipula di un Patto per riconoscere al Tavolo la funzione di analisi, proposta e monitoraggio, nonché la disponibilità delle informazioni utili ad acquisire le fasi delle progettazioni, delle gare e dei lavori posti in essere, e l’impegno della Città Metropolitana ad informare il Tavolo sullo stato della programmazione e progettazione delle opere e dei lavori posti in essere in tutti i settori, compreso il sociale.

   I componenti del Tavolo si ritengono impegnati a creare un Osservatorio permanente con tutte le parti interessate, allo scopo di monitorare e controllare il percorso seguito dall’Amministrazione per dare precedenza alle priorità d’intervento con urgenza su almeno 4 aree: messa in sicurezza degli edifici pubblici con efficace adeguamento antisismico nonché di quelli legati al patrimonio architettonico, artistico, monumentale e museale; riqualificazione delle periferie e della zona industriale; istituzione dello Sportello Unico per le imprese e le attività produttive e creazione di misure d’incentivazione per l’insediamento di nuove imprese e per la permanenza di quelle esistenti, sia nella forma di sgravi fiscali e tributari che nella forma di incentivi occupazionali.

   I presenti hanno convenuto che solo con l’impegno e la sinergia di tutte le parti sociali, di tutte le forze produttive, nello spirito della massima collaborazione, si potranno ottenere i risultati auspicati, convinti, come afferma Papa Francesco, che il “fare insieme non è solo uno slogan, ma un programma per il presente e per il futuro”.

   In Cattedrale i convenuti hanno partecipato al pio esercizio della Via Crucis presieduto dall’arcivescovo per ripercorrere insieme la Strada che Gesù, portando la Croce, fece dal tribunale, dove Pilato lo aveva condannato a morte, sino alla collina del Calvario, dove venne crocifisso. La Via Crucis del Signore è la via Crucis di ogni donna e di ogni uomo, che affrontano, nello loro storia quotidiana, il dramma della sofferenza, nelle sue più svariate forme: da quelle fisiche a quelle materiali, a quelle per la mancanza di lavoro o per la sua precarietà, per i diritti negati, per la necessità di migrare a causa di guerre, carestia, discriminazioni. Sono tutte sofferenze che Gesù ha assunto con la sua croce. Il Papa emerito Benedetto XVI ricorda che contemplare Gesù Crocifisso “spinge ad aprire il cuore agli altri, riconoscendo le ferite inferte alla dignità dell’essere umano”.

   Per ciascuna delle XIV stazioni della Via Dolorosa, oltre alle preghiere, ad un brano evangelico del racconto della Passione, ad un canto sono state inseriti un’icona, un’immagine ed un intenso e profondo commento scritto da padre Sapienza: I- Gesù è condannato a morte: l’uomo sfigurato nella sua dignità; II- Gesù è caricato delle croce: la croce ovvero la fatica del lavoro; III-Gesù cade la prima volta sotto la croce: la caduta ovvero gli incidenti sul lavoro; IV- Gesù incontra sua madre: Maria e il lavoro della donna; V- il Cireneo aiuta Gesù a portare la croce: la solidarietà nel mondo del lavoro; VI- La Veronica asciuga il volto di Gesù: asciugare i volti degli ultimi e degli oppressi; VII- Gesù cade la seconda volta: il licenziato ovvero ancora la sconfitta; VIII- Gesù incontra le pie donne le lacrime delle madri per lo sfruttamento dei minori al lavoro; IX- Gesù cade la terza volta: la terza caduta ovvero i vinti della storia; X- Gesù è spogliato delle sue vesti: la negazione del primato dell’uomo sul lavoro e sul capitale; XI- Gesù è inchiodato sulla croce: la crocifissione ovvero l’indifferenza per la povertà di saperi; XII- Gesù muore sulla croce: il dono della vita ci fa superare l’alienazione; XIII- Gesù è deposto dalla croce: il peccato dell’uomo e le strutture socio-politiche ingiuste; XIV- Gesù è posto nel sepolcro: il senso del lavoro umano alla luce della Resurrezione di Gesù. Alla conclusione dell’itinerario doloroso e tragico del Redentore i presenti hanno invocato la misericordia del Signore con le accorate parole sgorgate dal cuore di papa Francesco: “Ti chiediamo perdono per coloro che con le loro decisioni a livello mondiale hanno creato situazioni che conducono a questi drammi. Perdono Signore”.

Antonino Blandini

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