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Dopo tanti anni di attesa il Giro d’Italia mette le ruote di nuovo in Sicilia. Era infatti dal 2011 che gli appassionati aspettavano di abbracciare la carovana rosa. Fra pochi giorni avranno l’opportunità di farlo nel corso della quarta e della quinta frazione dell’edizione numero cento della corsa. Dopo tre tappe disputate in Sardegna, sarà Cefalù, martedì 9 maggio a dare il via alla frazione che condurrà il Giro, dopo 180 km, sin in cima all’Etna, con l’arrivo in prossimità del Rifugio Sapienza. La competizione completerà l’indomani in suo tragitto isolano portandosi da Pedara a Messina lungo 154 km.

Due frazioni dalle caratteristiche ben diverse che proviamo qui sinteticamente a descrivere.

La prima, decisamente impegnativa, costituisce il primo vero scoglio in cui si imbatteranno coloro che hanno ambizioni importanti di classifica. Il percorso, lasciato un primo tratto pianeggiante sulla la costa tirrenica, svolterà in prossimità di Acquedolci per puntare l’interno imbattendosi subito con l’attraversamento dei Nebrodi lungo le interminabili rampe che portano a Portella Femmina Morta, 32 km per raggiungere i 1524 del culmine della salita, poi un complicato acchito alla salita finale fatto di mangia e bevi per nulla trascurabili che toccheranno Bronte, Adrano, Biancavilla, Santa Maria di Licodia e Ragalna. La salita finale, da Nicolosi al rifugio Sapienza affrontata dal versante più duro quellodi Salto del Cane, misura 18 km con una pendenza media del 6,6 %, costituirà il classico giudice senza appelli che darà la prima importante scossa alla classifica generale. Non deve trarre in inganno il dato relativo alla pendenza media non particolarmente rilevante. Si tratta di una salita assai irregolare che costringerà tanti cambi di ritmo che lasceranno scorie nelle gambe dei protagonisti. Altro dato non trascurabile sono i 4000 complessivi di dislivello da affrontare. Insomma i big sono già sintonizzati sulla lunghezza d’onda di questa frazione, nella quale non si vedrà chi vincerà il Giro ma che parecchio ci dirà su chi invece dovrà ridimensionare le proprie ambizioni. Per i fuochi di artificio i più attesi sono Quintana, Nibali, Pinot e Landa, ai quali mi permetto di aggiungere Pozzovivo, assai pimpante nelle ultime sue uscite su e giù per le montagne del Trentino e fine conoscitore della salita finale perché assiduo frequentatore.

Si gira pagina invece nella successiva Pedara-Messina. Dopo un inizio ondulato attraversando il paesaggio etneo a mezza costa che toccherà, fra gli altri centri, Sant’Agata li Battiati, Viagrande, Trecastagni, Zafferana, Milo, Piedimonte, Linguaglossa e Castiglione, la frazione cercherà e troverà il litorale ionico, non prima di avere assaggiato le rampe che portano a Taormina. Il finale piatto favorirà inevitabilmente chi insegue e le squadre dei velocisti non dovrebbero avere problemi a consegnarci una caotica volata in quel di Messina. In questo caso il massimo numero di “stellette” tocca a Greipel, Gaviria e speriamo a Nizzolo e Modolo.

Nella frazione appena descritta per nulla trascurabili le difficoltà che l’organizzazione ed i comuni interessati dovranno valutare con particolare attenzione costituiti dalla sovrapposizione del Giro con la festività religiosa trecastagnese dei Santi Alfio, Cirino e Filadelfo, che tocca il suo apice proprio il 10 di maggio giorno della tappa. Festa religiosa assai sentita che muove un numero non indifferente di fedeli da ogni parte della provincia, tanti dei quali impegnati nel tradizionale “viaggio” a piedi verso il Santuario che intersecherà il tragitto della tappa in diverse parti della sua fase iniziale.

Insomma per nulla banale il passaggio del Giro in Sicilia, giusto omaggio al suo campione più grande Vincenzo Nibali. Il messinese non sarà l’unico siciliano in gara, con lui il coéquipier della Barhein Merida Giovanni Visconti, ma anche Salvatore Puccio, alfiere Sky e l’intramontabile Paolo Tiralongo che corre per l’Astana. Peccato non poter vedere in corsa Damiano Caruso che logiche di squadra hanno portato nel team che disputerà il Tour de France.

Tanta Sicilia in Giro, sarebbe bello fosse sempre così!

 

Turi Barbagallo, ingegnere appassionato di ciclismo, gestisce la pagina Facebook “Il Salotto del Ciclismo” e collabora come commentatore con la trasmissione “Ciclismo – Un concerto su due ruote”, rubrica sportiva dedicata al ciclismo, in onda su Globus Television. Autore insieme a Valerio Capsoni del libro “Nibali un signore in giallo”, pubblicato da Algra Editore.

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