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Fernando Gaviria a Messina bissa il successo di Cagliari e fa sua la quinta frazione che ha portato il Giro da Pedara alla città dello stretto. La classifica generale immutata vede sempre al comando Jungels.
La tappa odierna doveva essere una festa per Vincenzo Nibali e festa è stata. La città ha accolto il suo campione come meglio non poteva fare. Un tripudio straordinario.

Sotto l’aspetto squisitamente tecnico, Il profilo della frazione concedeva poco spazio a manovre strategiche diverse che non fossero la classica fuga di giornata per cercar evitare una volata del gruppo pressoché scontata. Anche quest’unica variabile ha perso subito concretezza visto che gli uomini che son riusciti ad avvantaggiarsi erano solo in due, Paterski e Shalunov. La resa inevitabile al ritorno imperioso del gruppo alle porte di Messina quando mancavano dodici chilometri all’arrivo. Le grandi manovre per lo sprint hanno dunque costituito l’aspetto tecnico più saliente della giornata. Lo snodo chiave era rappresentato dalla spettacolare inversione circolare in Piazza Castronovo che anticipava il rettilineo finale lungo 1500 metri. La fila allungatissima uscita dalla rotonda ha scompigliato i piani di UAE, Orica e Lotto Soudal, che hanno disperso il loro sforzi nell’ interminabile drittone finale. In questo frangente la scelta di posizione migliore si è rivelata essere dei Bora con il duo Selig-Bennet e della coppia Quick Step Richeze e Gaviria, venutisi a trovare nel posto giusto al momento giusto. La mossa decisiva è del colombiano che sceglie lucidamente di balzare sulla ruota di Bennet, partito un po’ lungo ma ancora in spinta, piuttosto che restare sulla ruota di un Richeze calante. Il resto per Gaviria è stato un gioco da ragazzi, saltato Bennet è andato a raccogliere una vittoria perentoria. Bella, ma impossibile la rimonta che ha portato di Mareczko fino al secondo posto. Il giovane Wilier ha iniziato la volata troppo indietro, gli resta comunque la soddisfazione di aver saltato sul filo Bennet e Greipel. Riepilogando dietro Gaviria abbiamo nell’ordine Mareczko, Bennet e Greipel.

Domani si prosegue sul continente. La Calabria accoglie il Giro con la Reggio Calabria – Terme Luigiane, frazione lunga 217 km. Tappa sostanzialmente tranquilla con gli ultimi 50 km leggermente ondulati e con i due chilometri finali in salita per raggiungere le Terme. Nulla di trascendentale, ma c’e’ il terreno sufficiente per assistere ad un epilogo scoppiettante dal sapore diverso da quelli sin qui visti.

Oggi ho assistito al passaggio del Giro. Per anni sono stato io che andavo a cercarlo, ultimamente è stato lui che è venuto a cercare me. Questa è l’unica differenza che sono riuscito a trovare, perché per il resto gli anni passano, ma la magia e le emozioni sono immutate.

Turi Barbagallo

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