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Se fosse vero, la chiusura della ludoteca “l’Aquilone” avrebbe conseguenze socialmente drammatiche per i quartieri di Librino e San Giorgio. Parliamo di uno dei principali luoghi di aggregazione per decine di ragazzini che non hanno altro posto dove andare e che vanno protetti in tutti i modi dalle tentazioni della strada. La struttura è posta all’interno della sede della VI circoscrizione, un territorio sempre in bilico tra riscatto e degrado. Per questi motivi le istituzioni devono agire per incentivare la socializzazione tra i ragazzi e sviluppare, soprattutto nel periodo estivo, iniziative e manifestazioni che diano un messaggio di legalità e speranza. Da più di un anno i dovevano partire i lavori di ristrutturazione della ludoteca. Interventi mai cominciati e,nel frattempo, l’impianto resta chiuso. Il rischio è che possa finire nel dimenticatoio come il vicino campetto di calcio oppure l’anfiteatro che oggi è stato completamente inghiottito da una giungla di erbacce.

Il campetto della ludoteca

In qualità di presidente dell’associazione “Librino-San Giorgio” Rosario Patanè lancia un appello alle istituzioni politiche e sociali per fare in modo che la ludoteca “L’Aquilone” riapra di nuovo e accolga decine di ragazzi pronti a dare sfogo a tutte le loro creatività. Che nel quartiere di Librino e San Giorgio ci sia fame di iniziative sociali lo si vede anche attraverso la vicina biblioteca dove il personale comunale compie un lavoro straordinario per avvicinare le persone alla lettura e, quindi, alla cultura. In contesti sociali difficili come quello di Librino e San Giorgio non tutte le famiglie hanno le risorse economiche per permettere ai propri figli di partecipare ad iniziative estive a pagamento. Per queste ragioni le ludoteche nelle periferie rappresentano una delle più importanti istituzioni nella formazione dei giovani e l’amministrazione comunale deve potenziarle per invogliare centinaia di giovanissimi verso discipline positive che esaltino tutta la loro creatività.

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