Catania News

Con alcuni gli abiti stesi ad asciugare, circondata dalle sterpaglie e completamente all’asciutto. Una condizioni assolutamente inaccettabile per uno dei salotti buoni di Catania. Quella piazza Verga che versa da tempo in condizioni pietose. A subire le maggiori conseguenze della completa assenza di un piano di rilancio è la fontana centrale dedicata ai Malavoglia. La rappresentazione della drammatica scena del naufragio della “Provvidenza” che simboleggia il naufragio dell’intero sito oggi ridotto ad un enorme parcheggio o pattumiera. Un luogo che di storico non ha più nulla e per capirlo basta guardarsi intorno. Manto stradale pieno di rattoppi, panchine distrutte, fontane laterali che non funzionano da tempo e mancanza del verde.

Erbacce attormo alla fontana della piazza

Eppure ci troviamo nel cuore della città, tra il viale XX settembre e il Corso Italia, posizionata tra il Tribunale, un prestigioso complesso alberghiero e il Comando dei Carabinieri. Nel corso degli ultimi mesi Erio Buceti, vice presidente dell’associazione Avanguardia, ha raccolto le segnalazioni di residenti e commercianti del quartiere. Cittadini che chiedono maggiore sicurezza, maggiore manutenzione e più controllo per l’intera area. Piazza Verga rappresenta uno dei luoghi più importanti del territorio eppure manca un progetto che permetta il rilancio ed il recupero definitivo della struttura. I problemi sono tanti e mai nessuno è stato mai affrontato in modo efficace. Che figura fa la città agli occhi dei turisti che visitano la piazza? Perché non si vede mai l’ombra di un operaio addetto al decoro dell’impianto? Domande a cui il sindaco Bianco deve dare risposte immediate. Repliche che non possono basarsi solo sui buoni propositi: oggi servono i fatti. In piazza Verga occorre un’opera radicale per non dare il colpo di grazia ad una struttura che, agli inizi del’900, ospitava i principali eventi fieristici della città. Tanti i senza tetto, che hanno trovato un riparo, tra l’indifferenza della gente che preferisce voltare lo sguardo e non curarsi del problema. Da qui la richiesta per convocare un tavolo urbanistico a cui far partecipare le istituzioni politiche, le associazioni e gli enti sociali del territorio. Fare squadra per consentire a piazza Verga di ritornare ad essere uno dei salotti buoni della città.

 

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