Catania News

La continua escalation di violenza ed atti criminali che colpisce a cadenza periodica i mezzi e il personale dell’Amt non può essere ancora accettata. I fatti di questi giorni rappresentano solo gli ultimi episodi di un problema che va avanti da troppi anni. Aggressioni (ed oggi perfino un colpo ad aria compressa contro il finestrino di un mezzo) che non trovano ancora nessun tipo di spiegazione plausibile se si esclude l’arroganza e l’estrema prepotenza di chi non tollera ritardi o disservizi, che non possono essere assolutamente attribuiti agli autisti o ai verificatori, oppure pensa che il bus sia un mezzo personale o un taxi che lascia l’utente proprio davanti casa. Gesti inauditi dove a subire le conseguenze non è solo il personale dell’Amt ma pure l’itera utenza delle periferie catanesi che vedono nel sistema pubblico l’unico modo per raggiungere la scuola o il posto di lavoro nel centro di Catania. Colpire un mezzo o il suo autista vuol dire colpire un’intera comunità. Cittadini che da Librino a San Giorgio, da Monte Po a San Giovanni Galermo, da Nesima a San  Nullo chiedono risposte certe alle forze dell’ordine e all’amministrazione comunale.

Per queste ragioni come consigliere della municipalità di Cibali-Trappeto Nord-San Giovanni Galermo Erio Buceti, chiede da mesi la presenza sui mezzi pubblici di pattuglie miste per tutelare il personale dell’Amt e gli stessi utenti. Con i soliti problemi legati alla viabilità le possibili soluzioni, già avanzate in passato, legate all’eliminazione delle corse considerate ad alto rischio sicurezza rappresenterebbe un danno enorme per migliaia di cittadini. Un esempio su tutti si verificò l’anno scorso quando si era pensato di annullare, in seguito all’ennesimo atto violento a mezzi e personale Amt, le corse serali della linea 726, che da piazza Borsa arriva fino a San Giovanni Galermo. Una decisione che scatenò le proteste dell’intero quartiere e che convinse i vertici dell’azienda a fare un passo indietro. Oggi si teme di rivivere lo stesso scenario. “Da qui – ribadisce Bucetila mia proposta di potenziare i controlli sulle corse maggiormente a rischio ed istituire un sistema di vigilanza all’interno degli autobus che possa proteggere il lavoro degli autisti”.

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