Catania News
La notizia dell’incendio, presumibilmente doloso, della Club house della squadra di rugby “I Briganti” di Librino rappresenta un segnale, probabilmente della criminalità organizzata, che trae vantaggio dal degrado, dall’emarginazione e dall’abbandono in cui il popoloso quartiere di Catania è rimasto invischiato per troppi anni. Passato il momento dello stupore e dello sconforto è arrivata l’ora di rimboccarsi le maniche e restare a fianco dei ragazzi della squadra di rugby che quotidianamente lavorano sodo per preservare tanti ragazzi dalle tentazioni della strada insegnando loro i valori più nobili dello sport.
Già in passato Salvatore Tomarchio, presidente al “Patrimonio”, insieme agli altri colleghi della commissione comunale, ai tecnici ed agli esperti di Palazzo degli Elefanti aveva lanciato appelli, presentando pure proposte per il coinvolgimento dei privati, per recuperare tutte quelle strutture che a Librino possono fare la differenza tra il riscatto e il degrado. La seduta itinerante del mese scorso all’interno del teatro Moncada, altro impianto finito nel mirino della delinquenza, ha rappresenta un trampolino di lancio per tutte quelle associazioni, comitati cittadini e semplici volontari che, passo dopo passo, con segnali concreti, vogliono cambiare il volto del territorio.
“Da tempo – sottolinea Tomarchio lavoro al loro fianco attraverso una cabina di regia che monitorizza e sottopone all’attenzione del Comune tutte le iniziative e le idee concrete per riqualificare questa parte di Catania. Lo stesso impegno e partecipazione che mettiamo oggi va messo ora con i dirigenti de “I Briganti” che, dopo questo tremendo colpo, devono essere aiutati dall’intero tessuto sano di Catania a rimettersi in piedi e proseguire con sempre maggiore entusiasmo la loro opera sociale”.   

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