Catania News

Nel pomeriggio di ieri, una pattuglia dell’U.P.G.S.P.- Squadra Volante transitava nei pressi dello storico Faro “Biscari” nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, quando un veicolo sospetto con a bordo due individui di sesso maschile accelerava vistosamente la marcia alla vista del personale di Polizia. Tale condotta insospettiva gli operatori che azionavano tempestivamente i dispositivi di segnalazione acustica e visiva. Ne scaturiva una rocambolesca fuga dei due malviventi, sino ad imbattersi, in via Vespucci, dirimpetto il vecchio mercato ortofrutticolo, in una radiomobile dei Carabinieri, i cui militari, realizzato subito dell’inseguimento in atto, al giungere dell’auto dei fuggitivi cercavano di bloccarne la corsa ponendo l’auto di servizio di traverso, ma ciò nonostante i fuggitivi speronavano la gazzella, aprendosi il varco e continuando la fuga a folle velocità, tallonata dalla volante in sirena.

La corsa aveva termine in via Poulet, allorquando un’altra radiomobile dei carabinieri andava a chiudere la via di fuga dell’auto inseguita, collidendola sul frontale e lo stesso faceva la volante nella parte posteriore, riuscendo in tal maniera rocambolesca definitivamente ad accerchiare e bloccare l’auto. Ma non finiva qui. I due sospettati tentatavano l’ennesimo tentativo di fuga, questa volta appiedati, ma subito inseguiti da poliziotti e carabinieri, a cui opponevano un’accanita resistenza con calci, pugni e spintoni, venivano definitivamente bloccati ed identificati per i serbi Stojanovic Zoran (classe 92) e Mitrovic Dragan (classe 86), tralasciando i rispettivi innumerevoli alias, con diversi precedenti per reati contro il patrimonio e arrestati per i reati di resistenza a P.U., nonché danneggiamento ai beni dello stato.

Si scopriva poi il motivo della folle fuga, in un primo momento riconducibile al fatto che l’auto fosse priva di copertura assicurativa. Risultava infatti che il Mitrovic Dragan avrebbe dovuto trovarsi ristretto agli arresti domiciliari, nel proprio domicilio, ovvero il campo nomadi ubicato in viale Kennedy, a seguito di misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, per cui lo stesso Giudice aveva poi emesso l’aggravamento della misura, sostituendola con quella della custodia cautelare in carcere, in quanto il serbo era stato più volte segnalato per essersi sottratto alla esecuzione della prima misura emessa.

Grazie all’opera sinergica delle due forze di Polizia i due stranieri, dichiarati in stato di arresto, su disposizioni dell’Autorità giudiziaria di turno venivano associati nelle locali camere di sicurezza in attesa della convalida dell’arresto e del giudizio direttissimo che si celebra nella giornata odierna.

In ogni caso per il Mitrovic si apriranno le porte del carcere così come disposto dal Giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Nel corso dell’attività quattro operatori, due poliziotti e due carabinieri, hanno riportato lesioni giudicate guaribili tra i dieci ed i quindici giorni, mentre tre auto di servizio sono rimaste danneggiate.

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