Cronaca

Frank Groppo e famiglia

L’Arciconfraternita S. Maria Odigitria dei Siciliani in Roma ha vissuto nei giorni scorsi un evento fuori programma con gradita sorpresa.

Lunedì 12 marzo, dopo la s. messa del pomeriggio, il Primicerio Mons. Giuseppe Mario Blanda e le Sorelle Francescane del Vangelo hanno accolto i confratelli nella Sala Umberto Cappuzzo e insieme hanno festeggiato il compleanno di una consorella. Nel corso della serata la consorella Giusy, ricordando l’ormai prossimo 19 marzo, festa di San Giuseppe ed onomastico del primicerio, ha reso partecipi i presenti della presenza negli Stati Uniti, vicino Boston, precisamente a Gloucester, di altri “fratelli” siciliani di Trappeto che seguono le antiche tradizioni della novena a San Giuseppe. Questa notizia mi ha fatto tornare alla mente i racconti di mio padre, che si onorava di esser stato sin da bambino parrocchiano della Chiesa di San Giuseppe al suo paese, dove il culto era particolarmente seguito, specie per l’assistenza ai poveri di allora, con donazioni di pane e companatico. In ogni famiglia era presente in casa un altare dedicato al santo patrono dei papà e dei falegnami, padre putativo di Gesù, imbandito di cose buone che poi venivano offerte ai bisognosi.

La consorella Giusy ha “confermato” con la sua testimonianza che anche a Gloucester, la famiglia di Frank Groppo, originaria di Trappeto, ancora oggi prepara in casa l’altare dedicato a San Giuseppe, proprio come una volta. Inoltre il gruppo di siciliani, che vivono oltreoceano, hanno coinvolto diversi amici americani nel culto della tradizione isolana di San Giuseppe, invitandoli ogni sera a recitare il rosario sino al giorno di festa…in siciliano!

E noi curiosi abbiamo chiesto “ma i loro amici sono di lingua inglese!”. “Nessun problema…hanno imparato le preghiere in siciliano!!, anzi.. s’imparanu macari iddi in sicilianu, priannu a San Giusippuzzu e a Madonna, cu tantu entusiasmu e divozioni”, ha risposto la consorella Giusy.

Una bella testimonianza dei nostri fratelli siciliani sì lontani ma vicini nelle tradizioni e nella preghiera a San Giuseppe.

 Maurizio Iudica

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