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Si è tenuta ieri mattina all’Istituto Comprensivo Angelo Musco di Librino, diretto dalla Preside Cristina Cascio, la conferenza stampa relativa al terzo campionato studentesco di Offball, organizzato dal Liceo “Michele Amari” di Giarre,  diretto dal Preside Giovanni Lutri, in sinergia con la Federazione Nazionale di Offball. Le scuole coinvolte sono ben 24 fra Istituti omnicomprensivi e Istituti superiori della Regione Sicilia che, dal 9 al 12 Maggio, si sfideranno, ogni mattina, presso il PalaCatania, in Corso Indipendenza, 227.

Ha aperto la conferenza, la dirigente Cascio, porgendo i suoi saluti ai giornalisti presenti e ai giovani studenti in sala, che sono intervenuti all’evento e passando la parola al Preside Giovanni Lutri, uno dei promotori dell’Offball in Italia: “Vorrei ringraziare  la Preside Cascio per il prezioso sostegno offerto nell’organizzazione di questo evento sportivo e complimentarmi con lei per la bellezza e l’ordine trovati in questa scuola, oltre che per i capienti spazi deputati alle attività sportive dei ragazzi, risorse che in futuro permetteranno di realizzare belle sinergie in ambito sportivo. Il mio interessamento all’organizzazione del  torneo di Offball, vuole testimoniare la mia scelta di puntare molto sullo sport, ritenendo, infatti,  che sia uno veicolo efficace di valori oggi estremamente importanti per i giovani. Ed è per questo che, oltre il torneo di Offball, nella mia scuola, dal  25 al 27 maggio 2018, si terrà la I Edizione delle Olimpiadi Storiche ossia giochi atletici ispirati al mondo antico”.

L’Offball– ha continuato il Preside Lutri- è una disciplina sportiva, già riconosciuta dal Miur ed in attesa di riconoscimento da parte del CONI, ideata dalla professoressa Nelly Vasta, che presenta molti vantaggi nella sua pratica”.

“I benefici di questo sport – ha spiegato la professoressa Vasta, docente di educazione fisica, presso il Liceo Scientifico “Michele Amari” di Linguaglossa, alla quale nel frattempo è stata passata la parola- sono tanti. In primis, è uno sport altamente inclusivo perché ha pochi fondamentali di gioco- lanciare, colpire, afferrare e schivare- dunque risulta di facile comprensione da parte dei giovani. Inoltre, ogni ragazzo viene valorizzato per le sue doti e per le caratteristiche del suo fisico, cioè per esempio non è necessario essere troppo dotati a livello di altezza o di muscolatura etc etc..”.

“I ragazzi, anche i più svogliati – ha continuato la professoressa Melania La Spina, docente di educazione fisica presso l’Ict Angelo Musco- sono affascinati dal gioco e pian piano si appassionano e si impegnano. Inoltre, i diversamente abili, coinvolti nel nostro Istituto in molte discipline sportive, trovano l’Offball molto divertente e si ritrovano in campo a giocare senza troppe difficoltà” .

Ancora un intervento, quello deI Presidente della Federazione Nazionale di Offball, Giuseppe Raiti, che oltre a mettere in luce l’originalità di questo sport, l’unico a prevedere due attacchi per la possibilità di aggiudicarsi la vittoria, ha raccontato di come si stia diffondendo in molte città di Italia. “Poco tempo fa, dalla città di Treviso, – ha raccontato Raiti-molto attenta allo sport e alla sua diffusione in ambiente scolastico è giunta una richiesta di intervento della professoressa Vasta per un corso di aggiornamento rivolto ai docenti di educazione fisica proprio sull’Offbal. E’ un segnale forte di riconoscimento dell’importanza di questo sport”.

La professoressa Nelly Vasta ha concluso ringraziando la Preside Cascio e il Preside Lutri per la bella sinergia nonché la professoressa Melania La Spina e il Professor Giacomo Falzone per la preziosa collaborazione aggiungendo come nota finale l’importanza di questo sport, anche, nella lotta al bullismo nelle scuole, in quanto trattandosi di un gioco in cui si sente molto il valore della squadra tende ad alzare i livelli di empatia fra i giovani e a favorire sentimenti di complicità e lealtà a scapito di sentimenti meno etici.

OFFBALL:  si gioca su un campo di 19 m di lunghezza e di 9 m di larghezza, per il mini OFFBALL sono previste misure diversificate. Tale superficie è divisa in due rettangoli ( 9,50×9 m) da una rete. L’altezza della rete varia in base alla categoria degli atleti. Ragazzi /e 11-15 anni m 2.10, mentre nella categoria superiore ai 15 anni l’altezza è di m 2.20. Su ogni metà campo e a m 9.50 dalla linea di centrocampo è tracciata un’altra linea che delimita la ZONA FRANCA dalla ZONA OFF. La ZONA OFF è costituita da tutta la superficie esterna di ogni metà campo. Linea di battuta lunga 1 metro posta al centro del campo interno distante m. 6 dalla rete.

L’OFFBALL si gioca con un pallone che deve avere la circonferenza di 65 cm e pesare 240 gr (esiste un pallone appositamente predisposto ). L’Offball non prevede alcun contatto fisico con gli avversari e si utilizza un pallone leggero e super soffice. Scopo del gioco è quello di ELIMINARE tutti i giocatori che si trovano all’interno della metà campo avversaria attraverso due diverse azioni di attacco: ATTACCO A RETE e ATTACCO OFF. Vince la squadra che per prima riesce ad eliminare tutti gli avversari. Non esiste punteggio. Saper LANCIARE E AFFERRARE la palla, riuscire a colpire gli avversari e quindi SCHIVARE tiri mirati costituiscono le principali azioni motorie di gioco. In seguito al sorteggio si determina quale delle due squadre eseguirà la prima azione di attacco. Si dispongono i giocatori nella metà campo, 7 per parte miste. Nei tornei scolastici e giovanili le squadre possono essere formati da più giocatori.

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