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Intensi chiaroscuri, la complessità di affrontare un’assenza, vividi ricordi che si aggirano per le stanze come fantasmi,

 È online “You’ve Been On My Mind”, il nuovo singolo e video di Fabrizio Cammarata.

Mentre si prepara alle prestigiose performance nei festival The Great Escape (Brighton, UK), Canadian Music Week (Toronto, Canada) e show in vari club in giro per l’Europa, il cantautore siciliano pubblica un nuovo singolo, la cui B-Side è una versione intima di una delle sue canzoni preferite: il classico di Joni Mitchell “A Case Of You”.

Il contrasto fra luce e oscurità è un filo rosso costante dei brani di Of Shadows, l’ultimo disco di Cammarata prodotto da Dani Castelar (Paolo Nutini, Editors, REM) e uscito a novembre 2017 per 800A/Kartel Music Group/Haldern Pop Recordings, e il video di “You’ve Been On My Mind” scava ancora più in profondità in questo tema. Girato nel centro di Palermo, all’ultimo piano di uno dei tanti palazzi nobiliari dell’Ottocento, abbandonato e adesso in procinto di essere ristrutturato, racconta una storia che si lega a quella della location scelta: un’indagine su passato e presente che decidono forzatamente di coesistere, con dei ricordi che girano attorno alle stanze come silhouette.

Diretto dal regista siciliano Alois Previtera, il video ha un tocco quasi monocromatico che riflette  il carico emotivo creato da qualcuno che si vorrebbe di nuovo accanto a tutti i costi. Previtera commenta: “Se ti manca qualcuno che per te è di estrema importanza, il mondo sembra cadere a pezzi, i colori vengono meno e i ricordi trovano la loro dimensione da qualche parte fra il sonno e la veglia”.

Assecondando il crescendo emozionale della voce di Cammarata, la storia della canzone contiene un colpo di scena mentre si schiude la narrazione. “In questo film immaginario che è Of Shadows, questa quarta canzone sarebbe la scena madre, il “turning point”, dove la storia e il suo protagonista cambiano improvvisamente polarità” spiega l’artista. “Come quando, leggendo la scena dell’assassinio di “Delitto e castigo”, cominci a dubitare se sia ancora il caso di fare il tifo per quel personaggio oppure no”.

“Nelle prime tre canzoni la voce narrante ha scavato nelle proprie ombre, qui, a metà brano, all’improvviso dice: ‘Se guardi dentro le tue ombre, cosa pensi di trovare?’. Egli si tira fuori dalla canzone e si riferisce direttamente all’ascoltatore. Come in un dialogo meta-teatrale, facendo apparire un ‘Faust sentimentale’, ho provato a dare l’idea che, forse, egli stesso potesse essere la causa delle ombre di chi ascolta”.

 In questo senso, “A Case Of You” sembra un seguito naturale a “You’ve Been On My Mind”, sia per la sua scrittura nuda e minimale che per il peso emozionale che porta in sé. L’inno all’amore perduto di Joni Mitchell rimane senza tempo.

“Joni Mitchell è casa, quando dimentico dov’è casa”, ammette Cammarata. “È la voce di un parente a cui sei abituato, un libro che hai già letto ma che porti in viaggio, perché sai che ti riscalderà il cuore quando ci sono 7 fusi orari e chi ami starà già dormendo”.

– Sono costante come la Stella Polare…

– Costante nel buio… ma dov’è? Se mi vuoi mi troverai al bancone del bar

Questa prima strofa è proprio il perfetto dialogo d’amore… Ecco, datemi un romanzo qualsiasi di García Marquez, uno strumento con una cassa e almeno quattro corde, un caffè e “A Case Of You”, e io sono a casa.”

Per un artista che viaggia così tanto come Cammarata, queste sono cose importanti. Appena tornato da concerti in USA e in Messico, Fabrizio ha davanti a sé per i prossimi mesi date in Europa e Canada, continuando così l’irrequieta attività live che di recente lo ha visto anche dividere palchi europei con Lucinda Williams, This is the Kit, the Dears, Emilíana Torrini Justin Nozuka.

Anche se “You’ve Been On My Mind” e “A Case Of You” sembrano seguire due strade separate, entrambe queste canzoni condividono il carico di un amore struggente: quel senso di familiarità che regna fra due persone, anche quando le ombre si fanno inesorabilmente più lunghe e oscure.

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