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La tappa calabra da Pizzo a Praia a Mare va al velocista irlandese della Bora Hansgrohe Sam Bennett. Preceduti in volata il favorito Viviani e Bonifazio. Classifica generale immutata, primo Simon Yates con 16’’ su Dumoulin.

Il Giro smaltisce le scorie lasciate nelle gambe dei girini dal trittico siculo e dall’inevitabile trasloco sul continente lungo la costa tirrenica della Calabria. Centocinquantanove chilometri percorsi con discreta lena e buona tranquillità. Non angoscia nessuno l’azione di Ballerini, Irizar e Belkov, tenuti a bada per oltre cento trenta chilometri dal gruppo pilotato da Quick Step, Wilier Triestina e Mitchelton Scott. Ai meno quindici tutto è pronto per la volata a ranghi compatti così come programmato sin da ottobre scorso.

Anche lo sprint nasconde poche insidie, il vialone d’arrivo pressoché diritto per oltre millecinquecento metri non si presta ad alcuna sorpresa. Unica variabile possibile i tanti battitori liberi e poca gente in giro attrezzata con un vero e proprio treno “personale”. Ai cinquecento metri un uomo della Lotto Jumbo pilota Danny Van Poppel, un treno con soli due vagoni con davanti ancora tanta strada che si spegne ancor prima che lo sprint venga lanciato. La volata quella vera è lanciata da Modolo ai duecento metri, alla sua ruota Viviani sembra aver partita vinta. Sam Bennett, perso Selig non più in corsa, fa di necessità virtù, solo soletto azzecca ruota e tempi giusti. Salta Viviani e coglie una vittoria netta e una bella rivincita sul mattatore delle due volate israeliane. Terzo finisce Bonifazio, autore di una volata scomposta ma efficace; quarto Modolo spentosi nelle ultime battute. Van Poppel, quinto, e Mareczko, sesto, entrambi rimandati per errata scelta di posizione nel momento clou dello sprint.

Oggi si torna a salire, sgroppata di 209 chilometri da Praia a Mare sino ai 1260 slm del Santuario di Montevergine di Mercogliano in Campania. Salita finale lunga, pedalabile, nella quale a ruota si sta benissimo. Diciassette chilometri con la pendenza media intorno al 5% e mai in doppia cifra. Frazione mossa sin dalle prime battute dove non sono attesi grossi distacchi fra i primi che però offre buone prospettive a chi ha già messo in chiaro di non avere ambizioni di classifica.

Ogni tentativo potrebbe essere quello buono, si attende un’altra partenza a mille.

Turi Barbagallo (Il salotto del Ciclismo)

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