Cronaca

Nel corso della notte, la Polizia di Stato ha  arrestato Carmelo Flora classe 1994, per il reato di concorso in furto con scasso, ricettazione, favoreggiamento personale e resistenza a Pubblico ufficiale. Intorno alle 2:30 è giunta comunicazione in sala operativa da parte di un’ agenzia di vigilanza che, segnalava la perpetrazione in atto di un furto con scasso ai danni della tabaccheria annessa al distributore carburanti Esso di via Madonna del Divino.

All’arrivo della Volante, i poliziotti hanno subito notato  un’autovettura, un’Alfa Romeo 147 con il cofano semiaperto e con dentro qualcosa di voluminoso che sporgeva. Ha avuto così inizio un inseguimento a velocità sostenuta per le strade dei quartieri Zia Lisa, e dopo aver percorso un paio di chilometri, la fuga si è interrotta  in viale Nitta,  nel momento in cui, all’ennesima sbandata, l’autovettura inseguita è andata a collidere con un marciapiede e ad impattare contro un muro.

Dall’auto sono sbucati fuori due individui, entrambi col viso travisato da un  passamontagna che si sono dati  a precipitosa fuga. Uno dei malfattori è  riuscito a raggiungere  un edificio popolare in  viale Nitta, per poi dileguarsi; mentre l’altro, dopo un lungo inseguimento e non poche difficoltà, è stato  scovato in mezzo a dei  cespugli in una zona sciarosa nelle vicinanze.

Si è accertato inoltre che ciò che sporgeva dall’auto era  una macchinetta cambia soldi, asportata dal citato distributore dopo che con cannello ossidrico, rinvenuto nell’Alfa Romeo unitamente alle bombole, era stata tagliata la saracinesca ed infranta una vetrata posta a protezione.

Da successivi accertamenti, l’autovettura è risultata rubata,  la macchinetta cambia soldi con il suo contenuto all’interno di mille euro è stata restituita al titolare dell’esercizio. Il fermato, identificato per Carmelo Flora , che richiesto in merito riferiva di non conoscere il complice dileguatosi, è stato dichiarato in stato di arresto e su disposizioni dell’Autorità giudiziaria posto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio direttissimo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post