Cronaca

I Circoli “Giorgio la Pira” e il comitato ex dirigenti diocesani Gioventù di Azione Cattolica intendono ricordare il 50° anniversario della XXXIX Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che si tenne a Catania, nell’auditorium del palazzo ex E.S.A., dal 21 al 26 settembre del fatidico anno 1968.

Il tema della più grande assise laicale del mondo cattolico nazionale “Diritti dell’uomo ed educazione al bene comune” ha costituito, proprio nel contesto storico e temporale in cui si svolse un momento socio-culturale-ecclesiale assai importante anche perché registrò la partecipazione dei rappresentanti di 223 diocesi italiane e delle associazioni cattoliche laicali in fase di grande fermento e crisi a pochi anni dalla conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II.

Tra i relatori, ospiti dell’arcivescovo di Catania, il settantenne mons. Guido Luigi Bentivoglio monaco cistercense nel monastero romano di Santa Croce in Gerusalemme, il cardinale Giuseppe Siri, intellettuali cattolici ed esponenti del mondo accademico come Renato Dell’Andro, Gabrio Lombardi, Giuseppe Lazzati, Vittorio Bachelet, Giuseppe Mira, Luigi Pedrazzi (che come tutti i convegnisti furono invitati per un ricevimento d’onore in Municipio dal sindaco Giuseppe Gulli, presente per il governo nazionale il ministro del turismo Domenico Magrì.

La dichiarazione finale della Settimana pose in risalto l’educazione al bene comune, che anche mezzo secolo fa costituiva una questione urgente per il mondo intero, per la pace e lo sviluppo globale. “In quest’ottica -afferma l’architetto Salvatore Di Mauro, uno dei giovani della G.I.A.C. di quel tempo- possono essere letti gli auspici del santo Pontefice Paolo VI e il recente pronunciamento di Papa Francesco che invita a pregare <perché la responsabilità politica sia vissuta a tutti i livelli come forma alta di carità>”.

Già nell’Esortazione Apostolica “Evangelii Gaudium” del novembre 2013, il Papa aveva affermato che “la politica, tanto denigrata, è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose di carità, perché cerca il bene comune. Prego il Signore affinché ci regali più politici che abbiano davvero a cuore la società, il popolo, la vita dei poveri. Politici che abbiano cura dei più deboli, gli affamati, i disoccupati, i senza tetto, gli immigrati,gli indigenti, gli anziani sempre più soli e abbandonati, i bambini ancora nel grembo della madre, tutti gli sfruttati e quanti la società attuale dello scarto ha trasformato in rifiuti, <avanzi>, perché oggi, in questa economia che uccide la persone -ha detto il Papa nella messa celebrata a Santa Marta il 1° maggio 2013- sono meno importanti delle cose che danno profitto a quelli che hanno il potere politico, sociale, economico”.

Nel prender spunto dal magistero sociale pontificio, i promotori del ricordo della Settimana catanese intendono individuare tra i principi enunciati dal Papa l’opera del Beato Dusmet, testimone credibile della carità evangelica. I responsabili dei circoli “La Pira” e del comitato ex dirigenti di Azione Cattolica martedì 25 settembre, memoria liturgica del Beato Dusmet, si recheranno in pellegrinaggio in Cattedrale presso la sua urna in preghiera per rendergli grato omaggio nel ricordare il suo misericordioso servizio pastorale lungo i 27 anni di episcopato donato ai catanesi.


CELEBRAZIONI IN ONORE DEL BEATO CARDINALE GIUSEPPE BENEDETTO DUSMET

Martedì 25, nella basilica Cattedrale solenni celebrazioni diocesane in onore del beato Cardinale Giuseppe Benedetto Dusmet, abate benedettino e arcivescovo di Catania dal 1867 al al 1894, a 30 anni dalla beatificazione, nel ricordo del bicentenario della nascita: ss. messe alle 7,30 e 10. Alle 18, solenne concelebrazione eucaristica e conferimento dei ministeri ad alcuni alunni della scuola per i ministeri ed il diaconato permanente “Sant’Euplio”, presiede l’arcivescovo metropolita mons. Salvatore Gristina. Partecipano la Caritas Diocesana, i gruppi di volontariato egli operatori pastorali a livello diocesano, vicariale e parrocchiale dell’Arcidiocesi metropolitana di Catania.


MONTEPALMA-MISTERBIANCO FESTA LITURGICA DEL BEATO CARDINALE DUSMET

Martedì 25, nella parrocchia “Beato Cardinale G.B. Dusmet” in Montepalma di Misterbianco, festa liturgica del Beato Cardinale Arcivescovo Giuseppe Benedetto Dusmet nel bicentenario della nascita (1818-2018): alle 19, s. messa solenne con la benedizione dei bambini e la distribuzione del <panettello>. Venerazione delle reliquie e saluto di congedo alla comunità parrocchiale del parroco, sacerdote biancavillese Ambrogio Monforte, trasferito dopo 5 anni di servizio pastorale dall’arcivescovo metropolita mons. Salvatore Gristina a Biancavilla nella parrocchia “Sacro Cuore” come co-parroco “in solidum” assieme al canonico Giambattista Zappalà .

L’arcivescovo metropolita mons. Salvatore Gristina ha nominato il giovane sacerdote Matteo Minissale, originario di Bronte, nuovo parroco della parrocchia “Beato Cardinale Giuseppe Benedetto Dusmet” in Montepalma, frazione di Misterbianco, subentrando al sacerdote Ambrogio Monforte che è stato pastore di quella comunità per 5 anni.


IL POSTULATORE DELLA CAUSA DI CANONIZZAZIONE DEL CARDINALE DUSMET FA IL PUNTO SULLA FAMA DI SANTITA’ DEL BEATO ARCIVECSOVO DI CATANIA

Il sacerdote Fausto Grimaldi, postulatore della causa di canonizzazione del beato Giuseppe Benedetto Dusmet e parroco in “Sant’Euplio martire”, in occasione del bicentenario della nascita del santo cardinale (1818-2018) ha notificato ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose nonché agli istituti di vita consacrata dell’Arcidiocesi di Catania le iniziative che hanno permesso ai fedeli di crescere nella devozione per il beato arcivescovo alimentando così la sua <fama sanctitatis>.

Oltre ai tanti momenti svolti nelle parrocchie con la presenza del corpo del beato, grazie anche al prezioso aiuto del parroco della Cattedrale e dei suoi collaboratori, il postulatore ricorda con commozione il momento di spiritualità presso il santuario di Mompileri che, durante il pellegrinaggio diocesano, ha visto il beato al centro della spianata. Padre Grimaldi, insieme ai superiori, ha deciso che il corpo del Dusmet non subisca ulteriori spostamenti in attesa di un intervento conservativo/protettivo delle mani e del corpo che hanno subito delle alterazioni con discromie puntiformi e diffuse a chiazze.

Per questa ragione, il postulatore ritiene che sia opportuno predisporre un idoneo reliquiario d’argento con una reliquia insigne per consentire alle diverse realtà pastorali diocesane di poter continuare a venerare il beato. Padre Fausto è disponibile ad organizzare momenti di spiritualità presso parrocchie ed istituti religiosi per diffondere il messaggio cristiano e caritativo del beato. Martedì 25, ricorrerà il 30° anniversario della beatificazione e si celebrerà la memoria liturgica del Dusmet, del quale è in corso la causa di canonizzazione nell’ambito della quale si svolge un delicato lavoro d’indagine su un presunto miracolo esaminato in questo periodo con serenità e prudenza. Si attende l’esito.

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