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Su disposizione della Procura, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di 4 immobili del complessivo valore di oltre 250.000 euro, emesso, su richiesta dell’Ufficio, dal G.I.P. del Tribunale etneo nei confronti dei coniugi indagati Salvatore Falgares (cl. 1965), dottore commercialista e Gabriella Pepe (cl.1970), responsabili del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte (art.11 c.1. D.Lgs. 74/2000).

In particolare, nel dicembre 2016, durante un’attività di verifica fiscale eseguita nei confronti della ditta individuale “Brain Consulting di Salvatore Falgares” con sede a Catania, gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria denunciarono il commercialista a questa Procura per occultamento e distruzione di documenti contabili (art.10 D.Lgs. 74/2000) poiché egli, essendovi tenuto per legge, non aveva esibito all’atto dell’accesso la quasi totalità delle fatture attive emesse nell’esercizio della sua attività professionale e, peraltro, non era stato in grado di giustificare i flussi finanziari in entrata sui suoi conti correnti. Per tali fatti, a seguito dell’esercizio dell’azione penale da parte di questo Ufficio, il Falgares è stato imputato per aver distrutto e/o occultato 700 fatture di vendita, relative a due anni d’imposta.

Nel corso dell’attivita ispettiva, inoltre, i Finanzieri constatarono quale circostanza sintomatica di una sottrazione al pagamento delle imposte, che il professionista, già debitore nei confronti dell’Erario di oltre 250 mila euro tra imposte e sanzioni, a seguito di un accordo di separazione consensuale, stava trasferendo alla moglie Gabriella Pepe tutti i beni immobili di cui risultava proprietario esclusivo.

Ultimate le attività ispettive, l’approfondimento della posizione patrimoniale del Falgares e delle circostanze correlate al trasferimento dei predetti beni alla moglie Pepe Gabriella ha fatto emergere che: nell’atto preliminare di cessione del cespite di Catania dove il commercialista esercita la sua attività, la moglie era stata assistita da un avvocato socio dello stesso studio del Falgares; la successiva cessione, avvenuta alcuni mesi dopo, è stata “perfezionata” con la contestuale conclusione di un contratto di comodato d’uso gratuito tra la “neo proprietaria” Pepe e i due professionisti (Falgares e il legale); nonostante la variazione delle residenze da parte dei due coniugi formalmente separati, le attività investigative svolte dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno fatto rilevare che questi hanno continuato a mantenere un normale rapporto di coniugio frequentando la medesima abitazione e non i rispettivi luoghi dichiarati quale residenza anagrafica.

L’acquisizione di tali ulteriori elementi ha portato questo Ufficio a richiedere al G.I.P. di Catania, per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, l’emissione dell’odierno provvedimento di sequestro preventivo di quei beni che i coniugi indagati intendevano fraudolentemente sottrarre alle pretese erariali emerse dalle attività ispettive della Guardia di Finanza.

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