Cronaca

La città di Messina per il 2018 è stata l’unica città siciliana a celebrare la Giornata Mondiale per la lotta al tumore pancreatico – il 15 novembre – con un partecipato convegno scientifico-sociale svoltosi presso l’Hilton Hotel di Giardini Naxos. Hanno impreziosito l’evento, oltre a qualificati studiosi siciliani e rappresentanti di associazioni di volontariato, l’autorevole presenza del chirurgo prof. Paolo Pederzoli dell’Ospedale “P. Pederzoli” di Peschiera del Garda (VR), il “papà” tra gli studiosi delle malattie del pancreas, e alcuni collegamenti Skype tra i quali quello con la ricercatrice Federica Valsecchi da New York della Fondazione “Nadia Valsecchi”, particolarmente fiduciosa sul futuro dei pazienti affetti da tumore pancreatico (come lo era la madre), perché negli USA, diversamente dall’Italia, stanno investendo molto nella ricerca.

prof. Paolo Pederzoli

Di riferimento per i tumori del pancreas, in Italia, è il gruppo di lavoro che fa capo al prof. Paolo Pederzoli di Peschiera del Garda, dove in un recente passato, anche per la collaborazione con diversi centri di cura siciliani, si rivolgevano numerosi pazienti e dove recentemente è stato messo a disposizione dei pazienti un team multidisciplinare comprendente anche un servizio di psico-oncologia e una nurse oncologica, perché oggi dobbiamo fare e dare attenzione al malato e non alla malattia, come stile delle cure mediche.

I risultati attuali delle terapie, rispetto ai decenni passati, sono incoraggianti, ottimisti, perché alla chirurgia si è associata da tempo la chemioterapia (sia in fase pre-operatoria che post-operatoria in dipendenza dello stadio di gravità del tumore), e unitamente alle nuove metodiche strumentali di immagini e di chirurgia (anche quella robotica), anche lo studio del genoma lasciando sperare, con fondata ragionevolezza, in una immunoterapia guidata per il paziente e una terapia personalizzata, multimodale (chirurgia + chemioterapia + ….), con ulteriore miglioramento della sopravvivenza e della qualità della vita.

Purtroppo la diagnosi di tumore del pancreas è sempre tardiva, le proiezioni al 2030 pongono i tumori del pancreas come la seconda causa di morte per neoplasie in Italia e per questo urge una maggiore conoscenza di questa malattia che deve avvalersi di una efficace rete tra associazioni, medici e ricercatori e di iniziative come i programmi di educazione alla prevenzione oncologica nelle scuole o quella delle piazze e monumenti illuminati di viola nella Giornata del 15 novembre. E’ quest’ultima una iniziativa portata avanti dall’associazione Nastro Viola, prima delle sette associazioni del settore operanti in Italia, con la quale vengono accesi i riflettori sui tumori del pancreas, ancora gravati da un’alta mortalità e con una sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di solo il 20% dei pazienti. Per tale motivo occorre “fare luce sul tumore al pancreas” e per la provincia di Messina, intanto, a farsi vedere perché illuminata di viola è stata la Rocca di Castemola.

Vincenzo Caruso

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