Catania News

Sabato 5 Gennaio ricorre il trentacinquesimo anniversario dell’assassinio del giornalista Giuseppe Fava. Alle ore 16,00 da piazza Roma a Catania partirà un corteo promosso da I Siciliani e al quale hanno aderito decine di movimenti, che raggiungerà la lapide di via Fava, il luogo dove venne ucciso Pippo Fava. 

La giornata del 5 gennaio a Catania sarà fitta di appuntamenti. Di mattina dalle ore 10,00 al Giardino di Scidà, bene confiscato alla mafia in via Randazzo 27 si terrà una colazione sociale e si terranno attività per adulti e bambini. Alle 16 il corteo da piazza Roma. Alle ore 17,00 la commemorazione presso la lapide di via Fava. Alle ore 18,00 il premio Fava al Teatro Verga a cura della Fondazione Giuseppe Fava. Alle ore 20,30 presso il Gapa, in via Cordai 47, nel quartiere di San Cristoforo assemblea pubblica contro la mafia.

Questo l’appello de “I Siciliani giovani” per le manifestazioni del 5 gennaio:

“I politici che hanno amministrato Catania negli ultimi trent’anni hanno bruciato un miliardo e seicento milioni di euro. Con quei soldi avremmo potuto gestire gli asili nido, dare case a ogni famiglia, costruire scuole sicure e campi sportivi in ogni quartiere.Oggi lo dicono i giudici, per anni lo abbiamo detto noi. Mario Ciancio, padrone de La Sicilia, ci ha sottratto centocinquanta milioni di euro, e chissà quanto altro. Ha preso i soldi e li ha portati in Svizzera e in Lussemburgo. Era amico dei mafiosi, come i cavalieri, e gli faceva propaganda e ci faceva affari. Per questo gli è stato confiscato il giornale ed è stato giudicato socialmente pericoloso. Oggi lo dicono i giudici, per anni lo abbiamo detto noi. I boss dettano legge nei quartieri, inondano la città di cocaina e eroina, mettono armi in mano ai ragazzini e stecche d’erba in mano agli sbandati: carne da macello da fare arrestare o uccidere fra di loro. In questa città “fallita”, da cui in tanti scappano, noi ricostruiremo la speranza, la dignità e il sorriso. Con Giuseppe Fava, ucciso il 5 gennaio 1984 perché difendeva Catania dai potenti e dai mafiosi.

Il cinque gennaio non c’è posto per assessori e politici, di oggi o di ieri, nè per i collaboratori di Ciancio, che ancora osano prendere le sue difese: ma solo per i catanesi onesti, per i cittadini liberi, per i giovani coraggiosi. A loro e soltanto a loro ci rivolgiamo: avanti uniti, senza paura, sulla strada dei Siciliani e di Giuseppe Fava”. I Siciliani giovani

 

Pippo Fava

“Fra l’anima disperata e criminale che popola il sud di Catania, dal quartiere della Marina, fino alle colline di corso Indipendenza e Monte Po, e l’altra anima potente e tremebonda che ha trasformato la zona pedemontana in una immensa città giardino, vive ancora, per fortuna, la terza anima di Catania, la più vera ed autentica, quella che lavora per tutti. Gli artigiani, i piccoli negozianti, i contadini, gli operai, i piccoli impiegati, la moltitudine di merciai, commercianti, bottegai. L’antica anima ridente e sfottente di Catania, che paga per tutti, che lavora, soffre, e riesce ancora a ridere per tutti. E a tutti contagia questo riso, allo speculatore edile e allo scippatore, al primario ed al rapinatore, al presidente dell’ente pubblico e al disoccupato” [Giuseppe Fava].


Hanno finora aderito: Anpi Catania, Anpi Sicilia, Arci, Catania Bene Comune, Città Insieme, Cittadini Attivi San Berillo, Comitato Popolare Antico Corso, Collettivo Galilei, Fondazione Fava, Gammazita, Gapa, I Sentinelli, la Città Felice, La RagnaTela, Librino Attiva, ManiTese, Palestra Lupo, Partito Comunista Italiano, Potere al Popolo, Rete Restiamo umani incontriamoci, Rifondazione Comunista, Sinistra Anticapitalista, Trame di Quatiere…

Per aderire inviare un’email a giocar@winguido.it o a redazioneweb@isiciliani.org

 

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