Continua la lotta all’illegalità diffusa della Polizia a Librino, San Leone e San Francesco La Rena

L'arrivo della Squadra Mobile

La Polizia di Stato ha eseguito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, due ordini di esecuzione di misura alternativa della detenzione domiciliare, emessi dalla Procura della Repubblica di Catania – Tribunale di Sorveglianza di Catania, a carico del catanese Giuseppe Panzera (classe 1972) per i reati di detenzione illegale di armi e ricettazione e del catanese Francesco Agnello (classe 1967) per i reati di usura ed estorsione.

Nei giorni scorsi, personale del Commissariato di Librino, oltre a dare esecuzione alle misure alternative, ha effettuato dei controlli straordinari nei quartieri di Librino, San Leone e San Francesco La Rena volti a contrastare l’illegalità diffusa con riferimento ai reati in materia di armi, truffa aggravata ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche e occupazioni illegali di alloggi pubblici.

Durante un controllo presso il Villaggio Campo di Mare sono stati individuati diversi custodi intenti a lavorare senza un regolare contratto di lavoro e, in un caso, uno di detti guardiani percepisce 40 euro al giorno in nero oltre l’indennità di disoccupazione, ragione per la quale è stato indagato in stato di libertà per truffa aggravata per il conseguimento di erogazione pubblica non dovuta; in altra circostanza, è stato accertato che il guardiano beneficia di una parte del sussidio carta rei.

Ancora, in ordine alle occupazioni illegali di immobili appartenenti al Comune di Catania e all’Istituto Autonomo Case Popolari, in viale Grimaldi, sono state indagate in stato di libertà per il reati previsti dagli articoli 633 e 639 bis del codice penale 2 donne, nuora e suocera, responsabili di avere forzato e occupato abusivamente una casa popolare destinata ad una madre di 6 figli che, dopo anni, era finalmente divenuta legittima assegnataria di detto immobile; gli occupanti abusivi, interpellati e invitati a lasciare l’alloggio, hanno escluso categoricamente di lasciarlo e, per tale motivo, sono state avviate le procedure per la liberazione coattiva dello stesso.

Altri 2 soggetti sono stati indagati in stato di libertà per il medesimo reato di occupazione di alloggio popolare, questa volta in zona San Leone. Di tali attività e per quanto di competenza, saranno informati i competenti organi della Guardia di Finanza, dell’INPS e del IACP.

Inoltre, in viale Castagnola, sono stati indagati in stato di libertà per lesioni gravi 2 fratelli responsabili di avere aggredito fisicamente l’ex suocero di uno dei due causandogli lesioni guaribili in giorni 30 così come certificato dal locale pronto soccorso; nello specifico, il suocero aveva fatto da garante per un pregresso finanziamento pari a euro 25 mila, somma che era stata erogata all’ex genero che, di fatto, non ha pagato il debito costringendo il garante a farne fronte; quindi il suocero ha incontrato i citati indagati nel tentativo di addivenire ad una soluzione pacifica ma la situazione è degenerata in danno della suindicata vittima che ha presentato denuncia a seguito della quale sono state avviate le indagini.

Altresì, in viale Bummacaro, a seguito di perquisizione domiciliare volta a ricercare armi ai sensi dell’articolo 41 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, è stato rinvenuto all’interno di un armadio della camera da letto un fucile doppietta calibro 12 con relative munizioni, il tutto sequestrato penalmente poiché detenuto illegalmente e l’uomo è stato indagato ai sensi degli articoli 2 e 7 della legge 895/67 e 697 del codice penale (detenzione illegale di arma comune da sparo).

di Michele Minnicino 20315 articoli
Condirettore, giornalista professionista, specializzato in Opinione Pubblica e Comunicazione di Massa, ha collezionato esperienze lavorative nei diversi settori dell’informazione, carta stampata, televisione, uffici stampa di associazioni di Consumatori e Consorzi Pubblici, insegnamento del giornalismo agli studenti degli istituti superiori.

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