Cronaca

Intervento di alta specialità per il trattamento del tumore infiltrante della vescica, eseguito all’UOC di Urologia del “Gravina”.

L’operazione chirurgica, realizzata su un uomo di 66 anni, è consistita nell’asportazione integrale di vescica e prostata e nella ricostruzione di una nuova vescica con un tratto intestinale (neovescica ileale ortotopica).

«L’emergenza Covid non ha rallentato l’attività chirurgica di alta specialità – afferma il dott. Maurizio Lanza, direttore generale dell’Asp di Catania -. Nonostante le numerose difficoltà i nostri specialisti sono riusciti a dare risposte di altissimo livello alla comunità. Ringrazio davvero tutti gli operatori che hanno garantito le prestazioni urgenti in questo difficile momento».

L’intervento è stato condotto dall’equipe urologica diretta dal dr. Francesco Abate, direttore dell’UOC di Urologia, composta dai dottori Daniele Urzì e Carmelo Ninfa, e dal ferrista Giampaolo Comitini, con il supporto anestesiologico del dr. Luigi Alba, dirigente anestesista dell’UOC di Anestesista e Rianimazione (direttore dr. Gianfranco Morgana).

«Le disposizioni governative nazionali e regionali hanno imposto la riduzione delle prestazioni chirurgiche e ambulatoriali – spiega il dr. Antonino Rapisarda, direttore sanitario dell’Asp di Catania -. Nonostante ciò, non è mai stata persa di vista la mission ospedaliera garantendo sempre un’adeguata risposta alle urgenze e la priorità dei percorsi assistenziali per i pazienti oncologici, che ha confermato professionalità e competenze dei nostri operatori».

La procedura chirurgica è durata circa 4 ore. Al termine dell’intervento il paziente non ha avuto necessità di transitare dalla Rianimazione, svegliandosi in reparto.

«Siamo molto soddisfatti per il risultato conseguito – afferma il dr. Abate (nella foto) -. Il paziente sta bene e verrà dimesso nei prossimi giorni. Ringrazio la Direzione Aziendale per le scelte compiute che ci hanno permesso di raggiungere obiettivi così prestigiosi. È un risultato di squadra, di tutta la squadra del “Gravina”, per il quale ringrazio la Direzione medica del Presidio, i colleghi anestesisti e i miei collaboratori».

Il tumore della vescica rappresenta, per incidenza, la quinta neoplasia maligna in Europa. È più frequente negli uomini.

L’intervento eseguito offre al paziente una buona ripresa post-operatoria e un rapido ritorno alle normali attività quotidiane, oltre a rappresentare la migliore scelta dal punto di vista estetico (nessun sacchetto esterno per la raccolta delle urine) e della qualità di vita. Ridotto anche l’impatto psicologico.

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