Catania News

Durante la scorsa notte, agenti di una Volante hanno arrestato Salvatore Di Maggio classe 75, per detenzione e coltivazione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. In transito all’interno del quartiere San Cristoforo, i poliziotti notavano un sospetto andirivieni provenire da una viuzza poco illuminata; in particolare, alla vista dell’autovettura di servizio due individui ivi presenti avevano accelerato la camminata. Dopo aver invertito il senso di marcia, gli agenti effettuavano un approfondito controllo della zona sino a quando, giunti dinanzi al civico di un’abitazione, venivano immediatamente attratti dal forte odore di marijuana provenire dal portoncino dal quale si accedeva a un cortile.

Discesa la rampa di scale che conduceva a un livello seminterrato rispetto alla strada, i due poliziotti venivano ancora più chiaramente investiti dal forte olezzo di sostanza stupefacente, che proveniva dalla bocca di areazione di un appartamento illuminato da una luce di colore giallo intenso, ancora accesa nonostante la tarda notte. Subito, gli agenti richiedevano l’intervento di un’altra pattuglia in ausilio nonché dei Vigili del Fuoco per prevenire eventuali incendi dovuti al surriscaldamento dell’area.

Nel frattempo, veniva rintracciato l’inquilino dell’appartamento, Salvatore Di Maggio, il quale, all’insaputa del proprietario, aveva eretto due pareti murarie a protezione di quella che da lì a qualche minuto si sarebbe rivelata come una delle più grandi coltivazioni di marijuana mai rinvenute nel centro storico di Catania. Infatti, dinanzi agli operatori di Polizia, l’affittuario del sospetto magazzino, ammetteva agli operatori di Polizia la rilevanza di quella scoperta.

Una volta all’interno, in un’area di circa 150 mq, si poneva dinanzi ai presenti una piantagione di circa 1200 piante di cannabis, alimentate con impianto completo di tubi di areazione e irrigazione con timer, che il Di Maggio avrebbe immesso sul mercato ricavandone un guadagno di circa 750.000 euro. Dopo i rilievi di polizia scientifica e la campionatura di tutte le piante di marijuana sequestrate, il Di Maggio veniva denunciato in stato di arresto e, su disposizione del P.M. di turno, veniva sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

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