Cronaca

“Accogliamo con soddisfazione la firma da parte del Ministero per il Sud dei decreti che istituiscono le Zone Economiche Speciali per la Sicilia. Adesso auspichiamo che tale strumento diventi veramente un’occasione di sviluppo integrato, attraendo nuovi investimenti che potrebbero dare ossigeno alla già sofferente economia del nostro comprensorio: il Calatino Sud-Simeto”.

Così il vice presidente provinciale MCL Catania, Paolo Ragusa, esprime il proprio compiacimento sull’istituzione delle Zes per la Sicilia, in particolare in Sicilia orientale. Come si ricorderà, quando nella prima delimitazione nessun comune del Calatino Sud-Simeto era stato incluso, il Movimento Cristiano Lavoratori si fece subito promotore di una serie di iniziative che avevano l’unico scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica, ma soprattutto amministratori locali, regionali e tutta la classe politica, per riparare ad un grave torto che ancora una volta il territorio rischiava di subire.

Nell’agosto 2019, nell’organizzare un sit-in, Paolo Ragusa motivò tale iniziativa sostenendo che si voleva chiedere “a S. E. il Prefetto di Catania di sensibilizzare le Amministrazioni locali per la presentazione delle istanze e l’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Siciliana per valutare le stesse con la dovuta attenzione… perchéil Calatino Sud-Simeto è stato messo in ginocchio da una gravissima crisi occupazionale nel sistema dell’accoglienza dei migranti e, ora, non può essere abbandonato al proprio destino”. 

Peraltro, si doveva fare presto perché l’8 settembre 2019 scadeva il termine di presentazione delle istanze per assegnare ulteriori 462 ettari di Z.E.S., confidando nel fatto che se gli amministratori locali si fossero mossi “questa volta Caltagirone, Mineo e gli altri Comuni del comprensorio potevano essere recuperati”. 

Ed infatti, oggi le Z.E.S. sono state istituite e comunque alcuni Comuni del Calatino Sud-Simeto, anche se non tutti come si sperava, sono stati inseriti.E’ Paolo Ragusa a rammentare che “ad Agosto 2019, mentre i più erano in ferie, noi eravamo a manifestare in Prefettura, a Catania. Ora, però, la ZES – Zona Economica Speciale – interessa anche il Calatino e siamo soddisfatti: però per Mineo e il comprensorio si deve fare di più! In attesa di vedere dei sicuri benefici per il futuro, già oggi i disoccupati hanno bisogno di lavoro. Troppi giovani stanno emigrando e il nostro territorio sta diventando un deserto”.

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