Cronaca

Il rapporto annuale ISTAT del 2020 – basato sui dati del 2019 – ha fotografato la situazione in Italia in diversi settori, incluso quello del web. Gli italiani storicamente non hanno un buon rapporto con internet, sia per lo scarso livello di digitalizzazione del Paese rispetto agli altri Stati europei sia per la presenza di infrastrutture non sempre all’altezza.

Quante sono le famiglie offline in Italia

In generale, gli italiani di età compresa tra i 16 e i 74 anni che utilizzano il web sono il 74%: un aumento del 5% rispetto ai tre anni precedenti, ma comunque parecchio al di sotto della media europea dell’85%. Un dato che spinge l’Italia in fondo a questa classifica, in cui hanno fatto peggio solo Grecia, Portogallo, Romania e Bulgaria. Ma lo studio ISTAT si fa ancor più consistente se si prendono in considerazione i nuclei famigliari: più di 6 milioni di famiglie, cioè il 24,2% del totale, non ha accesso a internet. Si tratta in gran parte di nuclei composti di sole persone anziane o con scarso livello di istruzione con una particolare concentrazione al Sud dove si trova il 30% delle famiglie “disconnesse”. Una situazione che investe anche gli studenti tra i 6 e i 17 anni, tra i quali ben il 45,4% ha difficoltà nella didattica a distanza per la carenza di strumenti informatici in famiglia, una situazione che con il lockdown imposto dal Covid-19 si è fatta ancora più evidente.

Le possibilità di connessione alla rete

Quali sono i modi principali di cui si servono gli italiani per navigare sul web? Esistono diverse possibilità, a cominciare dalla differenza tra rete fissa e rete mobile. Per quanto riguarda le prime connessioni, va specificato che la maggior parte degli operatori propongono abbonamenti a condizioni diversificate a seconda dei casi. Ci sono prima di tutto le tariffe di tipo ADSL, le quali permettono una navigazione alla velocità massima di 20 megabyte in download e 1 gigabyte in upload; una connessione accettabile, ma che non permette ad esempio lo streaming di contenuti in alta definizione. Un tipo di linea fissa più “evoluta” è la fibra ottica, che però non copre interamente il territorio nazionale. Tra le reti in fibra ottica esistono la fibra FTTC, più comune e con una velocità massima in download di 200 megabyte, e la fibra FTTH, che copre solo parzialmente alcune città italiane e può raggiungere la velocità di 1 gigabyte in download. C’è poi un’altra opzione rappresentata dalla Fixed Wireless Access (FWA), ossia una connessione in cui i dati non viaggiano su cavo telefonico o su fibra ma attraverso onde radio che raggiungono direttamente le abitazioni, come avviene con Linkem Senza Limiti, un abbonamento a internet illimitato per la casa adatto soprattutto a chi non ha la linea telefonica fissa. Come già accennato, a prescindere dal tipo di tecnologia utilizzata, la maggior parte delle promozioni prevede dei costi fissi in cambio di una connessione più o meno performante. Quando non si è nella propria abitazione, invece, la prima risorsa a disposizione è lo smartphone, che si connette alla rete sfruttando perlopiù la tecnologia 4G. Se si deve utilizzare un altro device come un portatile può essere utile una chiavetta USB o, se si hanno abbastanza gigabyte a disposizione, si può utilizzare il proprio smartphone come router, connettendo il portatile tramite la rete mobile del telefono. A ben vedere le opzioni di connessione alla rete a disposizione degli italiani sono tante e si continua a lavorare a un loro miglioramento. Resta da vedere se le famiglie del Belpaese saranno in grado di sfruttarne a pieno le potenzialità nei prossimi anni.

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