Cronaca

Non si ferma fratel Biagio Conte, appena il tempo di riprendersi dal lungo digiuno (40 giorni in una grotta delle montagne di Palermo) ed è di nuovo in cammino penitenziale e missionario. E’ quello che fa fratel Biagio, da laico missionario che ha lasciato – come un novello Francesco d’Assisi – il mondo per un impegno, una vocazione che lo spinge, sempre in spirito penitenziale e di incontro con uomini e donne, a un cammino di pellegrino e ad un abbraccio di fraternità e di bene, pieno di speranza e di gioia e di pace.

Sento nel cuore di continuare il Santo Viaggio: il Buon Dio mi invita a portare nell’Europa e nel mondo il prezioso messaggio di pace e di speranza, affinché questa società malata possa essere liberata e risanata dai tanti mali e dalle cosiddette dipendenze negative (dell’alcool, delle droghe, delle sigarette, del gioco e delle scommesse e da quelle mode che offendono il corpo).

Sento nel cuore di continuare le penitenze per il bene di questa umanità e preziosa e amata società; il corona virus ha provato duramente questa società e ha rallentato il cammino, adesso riprendo …”. 

Insieme a un compagno di viaggio è arrivato, in aereo, a Londra e da lì iniziato, nel giorno della festa di san Giacomo apostolo, patrono dei pellegrini, il cammino a piedi nella nazione dell’Inghilterra, dove 7 mesi fa aveva fatto tappa dopo un lungo percorso nel cuore dell’Europa passando dalle sedi del Parlamento Europeo.

Il “Santo Viaggio” di questi giorni, come lo chiama fratel Biagio, a piedi per l’Inghilterra, continuerà anche in altre nazioni. 

Sento di incontrare ogni cittadino di ogni nazione, città e paese per portare un messaggio di speranza, di conforto, di fratellanza. Tutti insieme per migliorare le nostre vite e costruire una società più giusta. Sono molto preoccupato per la crescita e il futuro dei giovani, se non si interviene subito diventeremo tutti responsabili di una generazione insicura e instabile… 

Sono allarmato perché si stanno moltiplicando le violenze, i disagi, i malati, i suicidi, morti; stiamo causando così nuovi poveri, disoccupati e senza tetto. Sta aumentando la sfiducia, la rivalità, l’inimicizia, l’odio e il razzismo. Ci scontriamo e ci sbraniamo gli uni con gli altri, aumentando e moltiplicando le ingiustizie; diventando così alimento gradito per ogni organizzazione malavitosa, mafie, massonerie e terrorismo.

Attenzione siamo responsabili di questo malessere e mal di vivere, occorrono urgentemente leggi giuste che rispettino i diritti di tutti gli esseri umani e non leggi che penalizzano, emarginano, realizzano divisioni, diseguaglianze, incomprensioni tendenti a diseducare, togliendo così le giuste regole per un corretto vivere”.

Nel suo messaggio, fratel Biagio invita anche i Governanti della terra ad un impegno che porti ad amare la giustizia. E chiude, rivolgendosi a tutti: “prima che sia troppo tardi dobbiamo al più presto tutti “convertirci” al Buon Dio cioè al sommo bene, ritornando in pace con il nostro prossimo cioè il nostro simile, per essere nuovamente tutti preziosi fratelli e sorelle”. Il suo saluto di chiusura, da “ servo inutile”,  è sempre  quello di “Pace e Speranza”.

Vincenzo Caruso

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