Cronaca

L’emergenza sanitaria che ha funestato l’inizio del 2020 ha messo in ginocchio l’economia di interi Paesi; in Italia, prima nazione occidentale ad essere pesantemente colpita dalla pandemia, a causa del blocco di tutte le attività commerciali e lavorative molte famiglie in più hanno dovuto chiedere aiuto agli enti caritativi per poter sfamare i propri cari e se stessi.

Nel nostro Paese Banco Alimentare  si occupa di combattere lo spreco alimentare, dando al cibo una seconda vita donandolo ai più bisognosi. In collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare, nel 2011, nasce il progetto Cuki Save the Food realizzato da Cuki  per sostenere il programma Siticibo della Onlus, che opera su tutto il territorio nazionale contro lo spreco alimentare e recupera il cibo non servito nelle mense collettive e invenduto nei supermercati della distribuzione organizzata.

In Sicilia  Cuki Save the Food, nel 2019, ha recuperato 47.242 porzioni di cibo, raccolte dal Banco Alimentare regionale che ha potuto contare sulle mense collettiveche hanno aderito al progetto. In Italia Cuki Save the Food nel solo 2019 ha contribuito a  “salvare” dallo spreco 1.418.000 porzioni di cibo. A luglio di quest’anno sono 16,5 milioni le porzioni ridistribuite dal 2011, anno dell’inizio del progetto.

Un meccanismo trasparente e virtuoso che si basa sulla solidarietà, e sull’impegno di decine di volontari di Banco Alimentare su tutto il territorio regionale, che consentono di recuperare il cibo preparato e in eccedenza , donandolo,nel rispetto delle norme igienico-sanitarie alle strutture caritative del territorio.

Attraverso il progetto Cuki Save the Food, Cuki, azienda leader per la conservazione dei cibi, ha messo a disposizione degli operatori di Banco Alimentare la sua esperienza  per consentire il perfetto mantenimento del cibo  e farlo  arrivare a chi ne ha bisogno.

Nel corso dei dieci anni di attività di Responsabilità Sociale di Cuki, sono state donate circa 2milioni di vaschette in alluminio e migliaia di Thermobox per conservare, trasportare e ridistribuire le oltre 16 milioni di porzioni che rappresentano un risultato unico nella storia della lotta allo spreco alimentare.

“L’attenzione verso i temi sociali sono sempre stati centrali per il nostro brand, spiega Carlo Bertolino, Direttore Marketing e Comunicazione Cuki La collaborazione con Banco Alimentare ha un valore enorme perché ci consente di realizzare un atto di restituzione: sostenendo la Onlus abbiamo la possibilità di dare una seconda vita al cibo che altrimenti andrebbe sprecato e che va a favore delle fasce più deboli”.

La collaborazione tra Cuki e Banco Alimentare si consolida ulteriormente anche grazie ad un altro progetto nato per contrastare un importante settore che incide sullo spreco alimentare: il cibo sprecato nei ristoranti. Nel 2016 nasce Cuki Save Bag, la “doggy bag” di Cuki, sviluppata in sinergia con 200 studenti del Politecnico di Torino, per portare a casa il cibo non consumato al ristorante, contribuendo in questo modo a combattere lo spreco del cibofuori casa. Hanno aderito al progetto Save Bag i ristoranti Eataly, le osterie Slow Food, il Gruppo CIGIERRE e Just Eat.

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