MusicaSpettacolo

Per la rassegna Raizes World Music Fest, sabato 3 ottobre, alle ore 21, sul palco di SpiazZo, lo spazio all’aperto di Zo centro culture contemporanee di Catania, un concerto di grande richiamo. Ad esibirsi dal vivo saranno gli Arenaria, la formazione ideata e condotta da Mario Crispi (già conosciuto come Agricantus), ai fiati arcaici ed etnici, con Enzo Rao al violino, Maurizio Curcio al Chapman Stick e Carmelo Graceffa alla batteria. Il gruppo proporrà “Maqam”, secondo lavoro discografico della band, dopo M.A.E.R.E.A.M. prodotto nel 2018, sempre da Formedonda.
“Maqam” – Ipubblicato in formato digitale per la diffusione on line e a tiratura limitata per la produzione su supporto fisico – contiene sette brani composti da Crispi, ma totalmente condivisi nello spirito e nell’interpretazione dagli altri membri del gruppo, che personalmente, perseguono, ciascuno in maniera diversa ed originale, altre declinazioni di una musica mediterranea ed insulare legata a tradizioni orali, sedimentazioni musicali e influenze di linguaggi espressivi antichi e moderni. I brani si dipanano quindi tra un groviglio di influenze che “dal Mediterraneo in poi” annullano qualsiasi confine di sorta, costruendo, ri-costruendo e miscelando territori musicali e culturali.

La band, ispirandosi al concetto di maqam, ovvero di modo o modalità a cui, in una maniera o in una altra i brani si rivolgono, segue ed esegue, attraverso la propria interpretazione, una serie di taksim, ovvero di altrettante introduzioni ai brani che, tra melodie, ritmi e atmosfere anticipano e preparano il terreno per l’ascolto di ciascuna traccia.
La scelta di “Maqam” come titolo dell’album, si basa anche sulla sua palindromia, tipologia che sta iniziando a caratterizzare i nomi della produzione discografica della band, e che vuole riferirsi a quella circolarità magica data dalla lettura polidirezionale tipica di culture antiche ed ancestrali, partendo proprio dall’assonanza di segni grafici e sonori pronti a essere utilizzati come fonte di ispirazione e di senso.

Duduk armeno, hulusi cinese, bansuri indiano, ney persiano, caval rumeno, tra gli strumenti con cui Crispi si cimenta per costruire quei paesaggi musicali e che, affiancati dalle sonorità del violino di Rao, dalle articolate figurazioni ritmico-armoniche di Curcio, e dalle tessiture percussive di Graceffa, descrivono in maniera atemporale la scansione di epoche e spazi sonori.

Ingresso 8 euro, ridotto 5 – Per info e prenotazioni: 389 5912392. In caso di condizioni climatiche sfavorevoli il concerto avrà luogo nel auditorium interno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post