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Il Natale 2020 lo ricorderemo per le restrizioni dovute alla pandemia mondiale da coronavirus e a fatica lo vivremo nel clou dei giorni da sempre caratterizzati dai regali, da pranzi e cenoni in famiglia e fuori e dai viaggi, perché tutti o quasi bloccati in casa, tra zone rosse e di altro colore.

Resistono, invece, le celebrazioni liturgiche nelle chiese aperte e, pur in tono dimesso, le comunità cristiane si sono preparate programmando orari e momenti comunitari, nel rispetto delle norme governative di distanziamento e di igienizzazione eseguite con particolare scrupolo in ogni parrocchia.

Le novene, spesso nelle prime ore del mattino, ancora nel buio della notte, o nel corso della giornata hanno scandito questi giorni di attesa in vista del giorno di Natale, quando nascerà “un bimbo, il suo nome è Meraviglia” come canta Efrem il Siro nei suoi Inni sulla Natività, perché “è proprio una meraviglia di Dio che si sia manifestato come un infante“. Tra i giorni di festa il Capodanno è festa laica ma, per la Chiesa, è anche la solennità di Maria Madre di Dio e la Giornata mondiale per la pace, che nel 2021 celebrerà il 54esimo anniversario con un messaggio di papa Francesco sul tema “non c’è pace senza la cultura della cura“. Aspetti questi che trovano nella comunità parrocchiale di Santa Maria della Pace di Tremestieri Etneo particolare eco per la devozione alla titolare della parrocchia – la Madonna della Pace – che accomuna le due importanti ricorrenze. 

Alla celebrazione eucaristica vespertina, i cui canti assembleari saranno animati per l’occasione dallo storico gruppo musicale Ondeverdi72 nato in parrocchia negli anni ’68 ai tempi della Messa beat, alla quale ha fatto seguito, tradizionalmente, un “concerto di capodanno” di corali ospiti ed anche di bande musicali, quest’anno farà come naturale proseguimento della santa Messa la meditazione “Verrà una donna … ed è Natale, sempre!” intrisa di preghiere – come la “Preghiera a Maria, Madre della Chiesa” di Angelo Comastri, la tradizionale “Preghiera per la nostra comunità parrocchiale” recitata negli anni ’90 e la poesia del vescovo-poesia Pio Vigo “Stanotte seguite la stella” – e di canti mariani e natalizi dei maestri Giombini, Frisina, Baggio, Buttazzo, Ricci, Scaglianti e dei giovani di Gen Rosso e Gen Verde, per celebrare la solennità di Maria SS. Madre di Dio e per proporre azioni di pace nella ricorrenza della Giornata mondiale della pace. 

In questo tempo, nel quale la barca dell’umanità, scossa dalla tempesta della crisi, procede faticosamente in cerca di un orizzonte più calmo e sereno, – scrive papa Francesco nel Messaggio – il timone della dignità della persona umana e la bussola dei principi sociali fondamentali ci possono permettere di navigare con una rotta sicura e comune. Come cristiani, teniamo lo sguardo rivolto alla Vergine Maria, Stella del mare e Madre della speranza. Tutti insieme – ci esorta il Papa – collaboriamo per avanzare verso un nuovo orizzonte di amore e di pace, di fraternità e di solidarietà, di sostegno vicendevole e di accoglienza reciproca. Non cediamo alla tentazione di disinteressarci degli altri, specialmente dei più deboli, non abituiamoci a voltare lo sguardo, ma impegniamoci ogni giorno concretamente per ‘formare una comunità composta da fratelli che si accolgono reciprocamente, prendendosi cura gli uni degli altri”.

V.C.

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