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L’uno usa la fascinazione della musica per trasformare in narrazioni le storie di cronaca e del passato; l’altro utilizza una tecnica oratoria particolare per trasportare chi lo ascolta nel mondo antico dei cavalieri carolingi. Il cantastorie e il cuntastorie fanno parte della tradizione popolare siciliana e rappresentano figure depositarie di un sapere antico fatto di tecnica, talento e memoria. Al Cuntastorie e al Cantastorie sono dedicati i prossimi appuntamenti di La Memoria delle Radici: le Radici delle Memoria, il percorso all’interno del palinsesto di sinESTEsie– EStensioni TEatrali nell’ambito del progetto Radio Teatro Città on Web prodotto dal Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale in collaborazione con l’Università di Catania.

I due appuntamenti – Cuntastorie in onda domenica 20 giugno, ore 19 e Cantastorie giovedì 24 giugno (ore 19) –  si concentrano sul valore della tradizione popolare e antica come scrigno prezioso di valori e eredità per il presente e il futuro con due storie inedite scritte e dirette da Riccardo Maria Tarci che, per l’occasione, ha attinto a una copiosa documentazione storica di cui sono ricchi i due radiodrammi originali. A dar voce alle due narrazioni saranno gli attori Evelyn Famà, Carlo Ferreri, Giuseppe Ferlito, Giovanni Rizzuti, Maria Rita Sgarlato e lo stesso Tarci.

Riccardo Maria Tarci

“Sono sempre stato affascinato da entrambe queste figure – spiega Riccardo Maria Tarci e ho conservato documenti storici sia sul Cuntastorie sia sul Cantastorie. A partire da questi testi e da uno studio di figure importanti quali il grande Angelo Musco, ho ideato due storie, totalmente inventate ma verosimili, da cui emergono i tratti caratteristici di questi “cantori” e intrattenitori antichi. In particolare, in Cuntastorie c’è la storia di un uomo poverissimo che avrebbe voluto fare il puparo ma non ha i soldi per creare le sue marionette e di come sua moglie trova il modo per aiutarlo a esibirsi durante una festa di paese e a narrare le storie insegnategli dalla nonna. In Cantastorie, invece, racconto di un ex maestro di scuola elementare che, rimasto vedovo, si chiude in biblioteca e comincia a leggere storie su storie, trasformandosi presto lui stesso in un cantastorie”.

I radiodrammi di sinESTEsie– EStensioni TEatrali, come sempre, sono fruibili sul sito teatrodellacitta.it, sulla pagina fb teatrobrancati e sui vari canali multimediali dell’ateneo catanese (radiozammu.it; in FM sulla frequenza 101.00 MHz; su Spotify (podcast “Sinestesie”) in video sul canale YouTube zammù tv – Università di Catania – zammù tv – Università di Catania (playlist “Sinestesie”).

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