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Teatro e cinema insieme a Taormina Arte. Nella stessa serata, al Palazzo dei Congressi, il 27 agosto l’associazione culturale Nèon di Catania presenterà uno spettacolo e un cortometraggio diretti da Monica Felloni.

Dalle 21.30 “Anima mundi”, intreccio di suoni, parole e corpi fluttuanti, che dopo “Ciatu” e “Invasioni” conclude il “Trittico della felicità umana”, progetto nato dalla lettura di “L’anima del mondo e il pensiero del cuore” di James Hillman. I testi dell’opera, che porta in scena anche attori disabili, sono di Piero Ristagno, fondatore di Nèon insieme con la regista e suo compagno nella vita; l’aiuto alla regia è di Manuela Partanni.

Poi la proiezione del corto inedito “Andrei bene per il cinema muto”, l’incontro tra lo scultore non vedente Felice Tagliaferri (già protagonista del documentario “Un albero indiano” di Silvio Soldini) e Danilo Ferrari, un giovane che parla solo attraverso gli occhi. Tra i due si instaura una delicatissima comunicazione tattile accompagnata dalle parole tratte da “L’officina dello scultore” del premio Nobel per la letteratura José Saramago.

Monica Felloni, nata a Ferrara, si è formata come attrice teatrale lavorando con registi internazionali. Ha studiato danza in India e a Parigi, quindi ha partecipato a “Le troiane” di Thierry Salmon per le Orestiadi di Gibellina. Innamorata della Sicilia, ha deciso di restare e di fondare Nèon nel 1989 con Piero Ristagno.

“Anima mundi – dice – è la danza ispirata del gesto imprevisto, dell’inciampare nel fonema che non risuona, è il canto corale dei corpi in scena che confermano la propria esistenza in vita. Uno spettacolo dedicato alla poesia, alla generosità della parola che smuove i corpi nella inconsueta forma che assumono in sogno”. 

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