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Andrà in scena domani, venerdì 9 settembre dalle ore 21nel giardino della Biblioteca Navarria Crifò (via Naumachia 18/a, Catania), il monologo “20 ANNI – Cronache di inizio millennio dal G8 di Genova” di e con Alessio Di Modica. Qualcosa di significativo accadde nei giorni di luglio del duemilauno: una marea di persone di diversa età, provenienza e storie invase le strade di Genova. Erano gli anni dei Social Forum, di quello che venne definito il popolo di Seattle, era tutta gente che sentiva profondamente di essere cittadini del mondo e che credeva che la libertà fosse un diritto di nascita e non di nazionalità. In quel luglio una generazione si scontrò contro il muro di una nuova repressione, si consumò “la più grande sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale” (Amnesty International).

Una ballata metropolitana, che utilizza un linguaggio urbano che attinge all’antica arte del “Cunto”, mischiando antico e contemporaneo, cercando una lingua universale che parli col suono più che col significato. È un racconto personale eppure collettivo allo stesso momento. È il punto di vista del cielo che guarda la folla colorata, i suoni, le danze, i canti, le speranze del mondo che si incontrano in un unico cammino. Poi di colpo, come in una brutta fiaba, tutto sale verso l’alto come il fumo nero dei lacrimogeni, le urla di paura, gli schizzi di sangue, la rabbia che spacca il petto, le fughe per le scalinate … e dopo ore ecco il fischio del treno che riparte per andar via lasciando un pezzo di ognuno li tra quelle strade, sotto quel cielo. Il treno come il tempo non si volge indietro, è un respiro affannato, è una voglia mai doma di libertà che attraversa tutti questi anni per chiedersi ancora il senso di questo viaggio, quello passato e quello da fare ancora. “È proprio attraverso il viaggio – mentale o reale che sia, interiore o avventuroso- che ogni generazione costruisce la propria memoria e a ben guardare anche la propria leggenda”. (Pier Vittorio Tondelli)

Alessio Di Modica, teatrante, clown, cuntastorie o meglio, come lui ama definirsi, Cuntautore, nasce e cresce ad Augusta, in provincia di Siracusa, nel bel mezzo del polo petrolchimico più grande d’Europa. A un certo punto, dopo anni di lavoro sul territorio, comprende l’importanza e la gioia di vivere qui e decide di dare vita a un percorso artistico significativo e radicato. L’incontro e lo studio con maestri come Pippo Del Bono, Mimmo Cuticchio, Dario Fo, Eugenio Barba, Peter Schumann, Jango Edwards gli permette di sviluppare uno stile personale e originale sia nella messa in scena che a livello di pedagogia teatrale. Sperimenta e ricerca un linguaggio che arriva dalla contaminazione di diverse tecniche teatrali. Il suo lavoro teatrale si snoda tra la realizzazione di spettacoli sia singoli ma anche collaborazioni importanti, lavori nelle scuole sui tema della Legalità, Diritti Civili, Memoria, progetti di formazione per lo Youth Program della Comunità Europea e programmi di Cooperazione Internazionale per ragazzi provenienti da tutto il mondo, laboratori in case famiglia e centri diurni, workshop e conferenze atte a diffondere la conoscenza del teatro popolare del “Cunto”, del Clown e dei Pupazzi. Una parte del suo tempo Alessio lo passa in strada tra gli anziani ad ascoltare le loro storie e a recuperare le memorie sepolte dalla storia ufficiale, per dare luce alla letteratura orale che oggi sembra perduta ma per cui ancora c’è speranza. Dal 2011 Alessio fa parte della rete internazionale di narratori.

Ingresso gratuito con sottoscrizione volontaria. Le attività della Biblioteca Navarria Crifò sono sostenute dall’ Otto per mille della Chiesa Valdese.

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