CulturaLibri

Si terrà domenica 27 novembre, ore 19:00 nella prestigiosa cornice del Teatro Stabile di Catania l’evento di presentazione del nuovo libro dello scrittore e giornalista Guido G. Guerrera “FRANCO BATTIATO – L’uomo dell’Isola dei Giardini”.

Interverranno, oltre all’autore Rita Gari Cinquegrana, presidente Teatro Stabile di Catania e Alessio Cantarella, ingegnere informatico

La serata, moderata dal giornalista Fabio Tracuzzi vedrà ospite il baritenore Alberto Munafò, Coro Lirico Siciliano.

Era il 18 maggio del 2021 quando si verificò ciò che Umberto Broccoli nella sua introduzione definisce “un cambiamento”. Fu qualcosa di radicale e assoluto come quando, a proposito di trasformazioni, Franco Battiato ci aveva insegnato che “nulla si crea e tutto si trasforma” e “La vita non finisce, è come il sogno. La nascita è come il risveglio”.

Guido Guerrera conosce come pochi la produzione di Battiato. Ne ha seguito da sempre i passi. Dai lontani giorni degli esordi e della sperimentazione, in quella sua giovanile ricerca tesa a superare tensioni e contraddizioni (“gettando i miei miti di carta su cieli di schizofrenia”), fino al grande successo di pubblico al quale, con la maturità, avrebbe regalato autentiche meraviglie in musica.

Condividere queste schegge di memoria con quanti lo hanno amato e continuano a farlo è per l’autore di questo libro, in cui non manca neppure una sezione dedicata al popolo dei social, un privilegio e un onore immenso.

Da Filippo Destrieri, storico tastierista, al giovane Giovanni Caccamo, da Antonio Ballista a Carlo Guaitoli. Tutti preziosi contributi che arricchiscono le pagine dedicate al ricordo dell’artista siciliano: un Battiato colto con affettuosa attenzione nella sua quotidianità, raccontato sin dagli esordi della sua carriera e messo a fuoco da chi, come lo stesso autore, ha avuto la fortuna di frequentarlo. Al realizzarsi del suo successo hanno contribuito personaggi di grande spessore professionale che, dopo averlo accompagnato nelle sue esperienze degli esordi, si sono mostrati decisivi per la sua formazione artistica.

Ognuna di queste importanti presenze rivela i segni di una magica intesa con Franco che ha un denominatore comune e il cui nome è Amore. Amore per il lavoro inteso come passione e amore condiviso con tutte quelle persone che si sono raccolte attorno a lui, quasi calamitate da un incanto inspiegabile.


«Entusiasmo. E quanto si respira leggendo il libro di Guerrera. Entusiasmo nel raccontare Franco Battiato. Ed è una cascata di aggettivi, di colori, di ragionamenti, di ricordi, di sensazioni, di emozioni. – queste le parole di Umberto Broccoli che ha curato la prefazione –. Guerrera conosce. Conosce la musica, conosce il repertorio di Battiato, conosce Battiato. Quindi, sa quel che dice. Ed e un bel passo avanti nel periodo storico come il nostro, dominato dall’approssimazione, dall’improvvisazione, dalla vanvera, dai social dell’uno vale uno. Quando si deposita un ricordo in un magazzino virtuale, lo si dimenticherà inesorabilmente. Per ricordare e necessario leggere, rileggere, ascoltare, riascoltare. E partecipare, rivivendo. In aiuto vengono proprio i libri.»

Tratte da una pagina del libro possiamo leggere queste intense parole di Guido Guerrera sull’amico Franco:

«Battiato riusciva a dare vita a una musica colta e straordinariamente armonica, unita a testi di grande profondità e significato – descrive così Guido Guerrera l’artista e amico Battiato -. Raccontare di Franco Battiato è semplice e complesso nello stesso tempo: anche in questo sembra essere la perfetta metafora della sua terra, amata per la sua bellezza immediata e la semplicità sconcertante che si fa scabro mistero. Cielo, mare, profumi da cartolina ma anche magma che apre ferite nelle profondità della terra lacerandola e consegnandola a tumulti che la scuotono. La Sicilia è di facile leggibilità solo agli occhi del superficiale abituato a valutazioni grossolane, come quando si giudica una donna dalle sue forme. Basta fermarsi un attimo e avere il tempo di guardarla negli occhi per capire quanto insondabile è la sua natura.»

Guido Guerrera

Guido G. Guerrera, è un giornalista e scrittore che vive e lavora in Toscana. Collaboratore storico de “La Nazione” e “Qn” ha scritto per diversi quotidiani e riviste specializzate. Collabora attualmente al progetto online di Luce! https://luce.lanazione.it. Ritenuto dalla stessa Fernanda Pivano uno dei massimi esperti della figura di Ernest Hemingway, è l’unico scrittore italiano ammesso a partecipare nell’arco di un ventennio al Coloquio Internacional Ernest Hemingway dell’Avana. Guerrera è biografo di Franco Battiato, con ben quattro pubblicazioni all’attivo. Per i tipi di Minerva ha scritto ‘Io e Ernest’ e ‘Pupi Avati, la nave dei sogni’.

www.guerrera.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post