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Il biennio drammatico della pandemia ha fatto suonare un chiaro campanello d’allarme per il Sistema Sanitario Nazionale: la necessità di ottimizzare i tempi di erogazione dei servizi sanitari e renderli più facilmente accessibili a tutti i cittadini.

L’innovazione digitale gioca un ruolo fondamentale per il raggiungimento di tali obiettivi. CupSolidale ha saputo sfruttare consapevolmente questo dato, creando una piattaforma web in grado di aggregare e comparare le prestazioni sanitarie presenti sul territorio.

Oggi CupSolidale arrivata anche a Lipari. Un valido aiuto per abbattere i tempi morti della sanità, dovuti a interminabili file e lunghe liste d’attesa. Scopriamo subito di che si tratta e come funziona.

CupSolidale: prestazioni sanitarie a portata di click

È il 2017 quando Leonardo Aloi, ex Regional Manager di Groupon, decide di creare un aggregatore e comparatore web di servizi e prestazioni sanitarie. Un modello di digital health platform basato su un marketplace a misura di utente, per verificare in tempo reale le disponibilità delle prestazioni sanitarie offerte dalle strutture territoriali private e no-profit.

L’obiettivo di Aloi era quello di creare un Cup online grazie al quale ogni cittadino potesse valutare, prenotare e pagare prestazioni socio-sanitarie “in un click”, a tariffe di mercato. Nasce così CupSolidale, oggi principale piattaforma di prenotazione per le prestazioni sanitarie in laboratori privati e cliniche convenzionate.

Il portale dispone di un’ampia offerta di prestazioni sanitarie, tra cui: servizi diagnostici, esami di laboratorio, visite specialistiche, fisioterapia e servizi di domicilio/assistenza alla persona.

Accedendo a www.cupsolidale.it è possibile prenotare o acquistare migliaia di prestazioni sanitarie diverse. E’ sufficiente digitare COSA si ha bisogno e DOVE. La piattaforma restituisce un elenco aggiornato di tutte le strutture che erogano quell’esattaprestazione sul territorio con relativi prezzi. Il pagamento potrà essere effettuato tramite piattaforma o direttamente in struttura.

Rispetto agli attuali competitor, CupSolidale non prevede il pagamento di abbonamenti o canoni mensili. La piattaforma è completamente gratuita, sia per l’utenza sia per gli istituti che aderiscono al progetto. Non in ultimo, molte prestazioni sono erogate a prezzi calmierati.

La Startup è oggi il portale sanitario web più usato in Italia per prenotare esami diagnostici e clinici nelle strutture private e convenzionate. Cresciuta in modo esponenziale in pochissimo tempo, è passata da mille prenotazioni mensili nel 2020 a diecimila nel 2022, coprendo intorno alle 100 città italiane.

I numeri del successo di CupSolidale

Dal 2017 al 2022, CupSolidale è riuscita a diventare la piattaforma sanitaria italiana di riferimento, con una media di 10 mila prestazioni sanitarie vendute ogni mese (soprattutto nel settore della Diagnostica per Immagini e Analisi di Laboratorio). Nel 2020 le prenotazioni effettuate dall’utenza sul portale erano circa 2300 al mese, a fine 2021 il portale ha registrato oltre 70.000 prenotazioni annuali. Nell’ultimo quadrimestre del 2022 la startup fiorentina segna un nuovo record: circa 10.000 prenotazioni di media mensili.

“Le statistiche dell’ultimo anno sottolineano la rilevanza strategica della digitalizzazione del settore sanitario. Uno strumento come il Cup online è effettivamente in grado di diminuire tempi di attesa, favorendo i cittadini nell’accesso ai servizi e contribuendo a rendere più efficiente tutto il sistema sanitario italiano” spiega Leonardo Aloi in un’intervista rilasciata a InToscana.it “CupSolidale ha puntato sul web e la digitalizzazione già cinque anni fa. Da parte nostra c’è la volontà e disponibilità di cooperare con la sanità pubblica per un servizio a misura di persona”.

La dichiarazione lascia intendere la volontà del CEO di CupSolidale ad aprire la strada a nuove sinergie tra sanità pubblica e privato. Quello che preme ad Aloi è di riuscire ad aggirare il problema delle liste di attesa e alleggerire il Sistema Sanitario Nazionale, attualmente sotto forte pressione: “Il problema può essere abbattuto anche grazie al supporto del privato, proprio come è avvenuto per i tamponi Covid nel periodo di emergenza pandemica”.

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