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La Sala Verga di Catania, all’interno della stagione 2022/2023 dello “Stabile” etneo, ospita dal 21 al 26 febbraio 2023 lo spettacolo Il Delitto di via dell’Orsina di Eugène –Marin Labiche, traduzione di Andrée Ruth Shammah e Giorgio Melazzi, regia di Andrée Ruth Shammah, con Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni e con Marco Balbi, Andrea Sofflantini, Christian Pradella, Luca Cesa-Bianchi. La produzione è di Teatro Franco Parenti, Fondazione Teatro della Toscana.

Una commedia nera, una macchina fatta di trovate, energia, divertimento. Il Delitto di via dell’Orsina è uno degli atti unici più conosciuti di Eugène Labiche, padre nobile del vaudeville, talento prolifico e sopraffino capace di svelare, con indiavolate geometrie di equivoci e farse, il ridicolo nascosto sotto i tappeti della buona borghesia. Due uomini, un ricco nobile ed elegante (Massimo Dapporto) e un proletario rozzo e volgare (Antonello Fassari), si risvegliano nello stesso letto, hanno le mani sporche, le tasche piene di carbone e non ricordano nulla di quanto accaduto la notte precedente. Quando dal giornale apprendono della morte di una giovane carbonaia si convincono di essere stati loro a commettere l’omicidio. Per i due protagonisti, disposti a tutto pur di sfuggire alla colpa e mantenere le apparenze, non resta che far sparire ogni prova.

Andrée Ruth Shammah che firma la regia e, assieme a Giorgio Melazzi, l’adattamento, mantiene intatta la struttura della pochade e del gioco indiavolato degli equivoci ma vira al noir seminando inquietudini all’ombra di qualcosa che incombe. La Francia perbenista e ottocentesca di Labiche diventa l’Italia del primo dopoguerra, pre-fascista e conformista.

Alcune battute e personaggi sono “rubati” da altri lavori del drammaturgo francese per dare più spessore alle sottotrame e rendere più stratificata la vita che c’è dentro. Un sottile turbamento, fatto di piccole sospensioni, guida gli attori. Clownerie e astrazione beckettiana, il ritmo del vaudeville e la tradizione del teatro brillante italiano si incontrano in un vaudeville noir che fa ridere e pensare e che con i suoi vorticosi intrecci riesce a raccontarci, in modo non scontato, il disorientamento che stiamo attraversando.

Un atto unico che spinge sul gran gioco del teatro e delle sue possibilità, in cui si inseriscono couplets cantati. Una vicenda fatta di tensioni che gioca con i tanti tic di oggi e mette in scena il contrasto tra come vogliamo apparire e come siamo davvero dentro la solitudine che ci attanaglia.

Scheda

Il Delitto di via dell’Orsina

di Eugène –Marin Labiche,

traduzione Andrée Ruth Shammah e Giorgio Melazzi

adattamento e regia Andrée Ruth Shammah

con Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni e con Marco Balbi, Andrea Sofflantini, 

Christian Pradella, Luca Cesa-Bianchi.

musiche Alessandro Nidi

scene  Margherita Palli

costumi Nicoletta Ceccolini

luci Camilla Piccioni

produzione Teatro Franco Parenti, Fondazione Teatro della Toscana

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