Cronaca

È diventato virale il video dell’attrice Guia Jelo, che parla della perdita della madre e del suo conseguente desiderio di ricevere cure da uno psicologo. La donna, d’altra parte, come tanti in un momento particolare della propria vita, avrebbe voluto un conforto psicologico, pur non essendo affetta da alcuna patologia. L’attrice si è così rivolta al servizio sanitario, chiamando telefonicamente per ottenere una visita a Catania, città in cui vive. Ebbene, a questo punto, dice il Codacons, il racconto di Guia Jelo si fa veramente assurdo, come se la donna iniziasse a recitare in un film tratto da un romanzo di Kafka. Infatti, l’attrice narra cosa le viene comunicato al telefono. E, continua il Codacons, siamo sicuri che a quel punto l’incredulità di Guia si sia tramutata in “incazzamento”. I motivi dell’indignazione per un verso sono ben noti a noi del Codacons, che da anni denunciamo le inaccettabili lunghezze delle liste d’attesa, ma sentirsi dire che essendo over 70 si ha diritto a certe cure (psicologiche) solo se si è affetti da alzheimer è davvero troppo.

Video denuncia dell’attrice Guia Jelo

“Tutti, – dice l’avvocato Bruno Messina – Vice Presidente Regionale del Codacons hanno diritto ad essere curati gratuitamente, salvo pagamento dei ticket, dalle strutture sanitarie pubbliche o da case di cura private convenzionate, senza limiti di età, tipo di malattia, o durata delle cure. Questo diritto spetta, dunque, anche agli anziani malati cronici non autosufficienti, alle persone colpite da malattie inguaribili o invalidanti, da malattie psichiatriche, come il morbo di Alzheimer; anzi a questi soggetti il servizio sanitario dovrebbe rivolgere maggiori attenzioni. Tuttavia, ciò non vuol dire trascurare gli altri, anche perché statisticamente il protrarsi della vita aumenta anche la possibilità di malattia. È vero che ci si può ammalare a qualsiasi età, ma l’avanzare degli anni espone più facilmente alla comparsa di patologie.
Quindi, negare le cure a persone di una certa età è inconcepibile, ed altrettanto inaccettabile è attendere 8 mesi per avere fissato un colloquio con uno psicologo – come racconta Guia Jelo. Ringraziamo, pertanto, Guia e le diciamo che denunceremo questo sistema di erogazione (anzi mancata erogazione) delle cure sanitarie”.

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